TRAMA
Nella Russia della perestrojka, un corriere consegna un documento top secret all’editore de “La casa Russia”, contenente informazioni militari sconcertanti. Questi passa il materiale ai servizi segreti occidentali e accetta di fare la spia per loro.
RECENSIONI
Aveva tutte le carte in regola per essere un grande film: attori, tema di peso (sia dal punto di vista spettacolare che politico), sceneggiatura del rinomato Tom Stoppard. Invece la versione del romanzo di John Le Carré di Fred Schepisi è una matassa ingarbugliata e confusa, tenuta a galla dai dialoghi e dalle recitazioni, affondata da una costruzione insostenibile, con incastri e tempi sbagliati, e con l’irritante incapacità del regista di rendere il plot un minimo intellegibile e approfondito dove dovrebbe, mentre Stoppard lascia erroneamente il registro thriller in panchina a favore della parte sentimentale. Si scambia l’incertezza del periodo storico con l’incertezza della drammaturgia, l’impalpabilità delle pagine dello scrittore con l’inanità dell’intrigo.
