LA BOÎTE MAGIQUE

Anno Produzione2002

TRAMA

Raouf è cineasta, ha passato i quaranta, è sposato e padre di due figli. Ha già scritto e realizzato diversi film, ma al successo professionale corrisponde un periodo di crisi con la moglie, con cui non ha più dialogo. Un lavoro che gli viene commissionato gli permette di rielaborare la sua infanzia e la nascita della passione per il cinema.

RECENSIONI

Nuovo cinema tunisino

Un bell'inizio e un pessimo finale racchiudono una sorta di "Nuovo Cinema Paradiso" versione tunisina che vorrebbe essere un atto d'amore nei confronti della "decima arte", ma diventa una piatta autobiografia in cui il cinema viene utilizzato come strumento per riversare sullo spettatore frustrazioni e insoddisfazioni personali. Il cinema rivolto al proprio ombelico non è certo una novità, ma capita che alcuni registi riescano a tradurre il proprio vissuto in forma e contenuti universalmente riconoscibili e comunicativi. Rihda Behi, invece, non va al di là delle buone intenzioni. L'unica cosa originale è l'ambientazione in Tunisia, che regala qualche momento intenso nella descrizione delle abitudini locali (la circoncisione, il cinematografo all'aperto). Il bambino co-protagonista, alter-ego del regista e interprete dell'ennesimo (basta!!!) film nel film, è sempre perfettino e davvero poco espressivo. Sarebbe più adatto in una pubblicità di merendine che per esprimere la veracità richiesta dal personaggio.