Commedia, Recensione

LA BISBETICA DOMATA

Titolo OriginaleThe Taming of the Shrew
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1967
Genere
Durata122'

TRAMA

Padova, fine del XVI secolo: Caterina ha un carattere capriccioso e autoritario. Petruccio è un seduttore che si vanta dell’ascendente che ha sulle donne. Si conoscono, scoppia la passione ma, da marito e moglie, non fanno che litigare.

RECENSIONI

Sottovalutata, divertente, energica, infedele versione della commedia di William Shakespeare che Franco Zeffirelli serve senza pagare troppi pegni a quel formalismo (per un décor estetizzante) e a quel sentimentalismo (impossibile, con uno scontro-incontro così feroce) che permeeranno quasi tutte le sue opere successive. Ma la scena è tutta per i due protagonisti (anche produttori), coniugi anche nella vita vera e reduci da Chi Ha Paura di Virginia Woolf? di Mike Nichols, che (ri)trasportano davanti alla macchina da presa lo stesso amore malato, ma in commedia volutamente sopra le righe, che vivevano dentro le mura domestiche. Co-produzione italoamericana girata a Roma e sceneggiata dal regista stesso, da Suso Cecchi d'Amico e Paul Dehn. Fra gli interpreti, non tutti memorabili invero, il migliore in campo è Michael Hordern (il padre di Caterina). Elaborati costumi rinascimentali di Danilo Donati, notevoli colori pastellati del grande Oswald Morris, note un poco monotone di Nino Rota.