Animazione, Avventura, Commedia

KUNG FU PANDA 3

Titolo OriginaleKung Fu Panda 3
NazioneU.S.A./ Cina
Anno Produzione2016
Durata95'
Scenografia

TRAMA

Dopo essersi ricongiunto con il papà Li, che non vedeva da lungo tempo, Po raggiunge con lui il suo villaggio d’origine: un paradiso segreto dei panda.

RECENSIONI

«Dietro ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna». Dietro un grande panda, c’è un intero Universo determinista votato a farlo trionfare su tutto e tutti.
Fondamentalmente, nei tre capitoli della saga di Kung Fu Panda, l’energia regolatrice del cosmo rende inutile qualsiasi impegno o sacrificio da parte del protagonista. La sua vittoria è già decisa. Egli è, che lo voglia o meno, il Guerriero Dragone, colui il quale è destinato a risolvere ogni ingarbugliato problema della Cina in meno di due ore. Se nel secondo capitolo della saga il volere dell’Universo veniva reso manifesto dalla profezia di un’anziana divinatrice, nel primo e nel terzo è maestro Oogway a canalizzare il destino. In Kung Fu Panda 3 è necessario, perché il protagonista Po domini il Chi, che si ricongiunga con gli altri esseri della sua specie. Maestro Oogway capisce tutto ciò alla fine del secondo film, rendendo possibile il ricongiungimento tra padre e figlio e, conseguentemente, tra Po e i panda sopravvissuti. Si conclude, quindi, in modo particolarmente semplice e scontato, la questione fondamentale dell’adozione del protagonista, rimasta sottotraccia nel primo capitolo e palesata nel secondo.
Po ha due padri, l’Universo ha deciso così. L’Universo ha inoltre deciso che il protagonista non conosca le donne. Questa saga Kung Fu non sembra infatti lasciare nessuno spazio a figure caratterizzate da una sana femminilità. La madre, la prima vera donna di ogni uomo e animale, è un’assenza tanto pesante da costituire il motore narrativo del secondo film. In risposta a ciò, il padre adottivo di Po, su cui grava il ruolo del doppio genitore, possiede alcuni caratteri tipicamente femminili: voce acuta, timore per la sorte del figlio e, soprattutto, quella tendenza a preoccuparsi continuamente che Po abbia mangiato a sufficienza. L’unica femmina che occupa uno spazio importante nella vita del protagonista è Maestro Tigre, che certo non possiede caratteristiche femminili: a cominciare dalla ruvidezza delle mani, esposta con orgoglio in Kung Fu Panda 2, fino al rapporto da amicona, da pal, che ha con il protagonista. Maestro Vipera è una femmina solo di nome: il serpente è uno degli animali con i caratteri sessuali più difficili da rilevare (e da rendere sullo schermo). La divinatrice presente nel secondo film viene addirittura scambiata per un uomo e, neanche a farlo apposta, tutti gli anni il concorso per sosia del Guerriero Dragone viene vinto da una porcellina. Inoltre, nonostante l’abbondanza di cuccioli che vediamo nel villaggio natale di Po e, ancor di più, in quello segreto dove vivono i panda, non è presente in nessuno dei tre film una qualunque scena famigliare o amorosa, ad esclusione di quelle tra Po e il padre anatra. Il padre biologico di Po, mentre cerca di far evacuare il villaggio, arriva addirittura a chiedersi di chi sia uno dei cuccioli che vuole mettere in salvo, e nessuna madre giunge a proteggere il piccolo.

In Kung Fu Panda 3 si affaccia la possibilità di una storia amorosa del protagonista: la bella panda danzatrice prova in tutti i modi ad irretire il protagonista il quale, confuso e turbato, non è in grado di cogliere le sue avances, nonostante entrambi i padri lo spingano in quella direzione. L’unica altra panda femmina è, come la divinatrice, un’anziana, e la vediamo colpire Po nei suoi “tenerini”.
Capita raramente che in un film americano il protagonista non conosca l’amore, né come sostituto materno, né come compagno d’armi, né come costruttore di un’unità famigliare. Che questo succeda per tre interi film è un caso quasi unico. Ma Po è destinato ad essere il Guerriero Dragone, spiritualmente puro, ascetico come i suoi maestri, e perciò votato ad astenersi dal piacere carnale per eccellenza. Gli resta solo la possibilità di ripiegare la sua frustrazione sul cibo. Il Kung Fu, o meglio, il destino che vede Po vincitore di mille battaglie, è l’unica vera soddisfazione del protagonista e l’unico vero tema del film: Kung Fu Panda è una saga sulle arti marziali, tanto spettacolare e avvincente da permettersi il lusso narrativo di escludere il tema amoroso.