TRAMA
“Die Ratten” i ratti è il nome di una compagnia teatrale di senzatetto berlinesi. Gli interpreti vivono per la strada, alcuni sono ex galeotti, altri anarchici, quasi tutti conoscono bene la violenza e la dipendenza da alcol e droghe. Rosa von Praunheim li ha riuniti in un castello a Mecklenburg, dove nel giro di qualche settimana hanno elaborato e girato un film. È la storia di un gruppo di reietti assistiti da una terapeuta che, pur desiderando solo il loro bene, in virtù dei suoi valori borghesi cerca inutilmente di integrarli nella società. I pazienti finiranno per prendere la donna in ostaggio e autogestire il castello. Ma il loro tentativo avrà esiti imprevedibili.
RECENSIONI
Arrivano i ratti!!!
Si spengono le luci del cinema Perla e un'esplosione di grida interrompe il magico momento che separa la coscienza del reale dall'incoscienza del viaggio cinematografico. Irrompono nella sala i "Ratti", venuti da Berlino per accompagnare "Mucche ingravidate dalla nebbia". C'è chi canta, chi si esibisce come giocoliere, chi suona la chitarra, chi si limita a urlare, chi corre per la sala, tutti comunque con una grande energia per promuovere il video di cui sono protagonisti. I "Ratti" sono una compagnia berlinese che raccoglie i senzatetto, garantendo un'occupazione e consentendo ai "borderline" aderenti al progetto di convogliare energie e pulsioni in una forma artistica. Il film comincia come una sorta di documentario sull'attività del gruppo teatrale. Presenta i componenti della compagnia alternando interviste, in cui i protagonisti raccontano esperienze di vita, a spezzoni degli spettacoli. Il video evolve poi, senza soluzione di continuità, in una sorta di fiction, dove una ricca signora accoglie tutti i ragazzi in un castello per aiutarli a liberare le loro energie positive. Se non fosse per la simpatia e la carica dei protagonisti e per l'importanza sottesa al progetto, ci si stancherebbe presto. Tutto è molto abbozzato e un po' ripetitivo, ma la coesione del gruppo, l'impossibilità di assecondare una sceneggiatura, la capacità di alcuni "Ratti" di sdrammatizzare i risvolti tragici della vita esorcizzandoli in una sorta di finzione realistica, permettono di fruire il video con una certa indulgenza che si trasforma in partecipazione.
