Drammatico

KISSED

Titolo OriginaleKissed
NazioneCanada
Anno Produzione1996
Durata78'

TRAMA

Sin da bambina, Sandra è stata attratta eroticamente dalla morte. Riesce a farsi assumere in un’agenzia di pompe funebri.

RECENSIONI

Quella canadese è evidentemente una cinematografia che ama tastare con raffinatezza i terreni più scabrosi e scomodi. L’esordio di Lynne Stopkewich (praticamente autoprodotto fra amici e parenti) però, prende le distanze dal cinema di David Cronenberg, non è attratto dalla poesia dell’orrore, ma dalla poesia che si cela nell’orrore: non cavalca lo shock della scabrosità, non va nemmeno oltre (come Cronenberg) alla ricerca di un’allegoria, entra semplicemente e senza preconcetti nella soggettiva della candida protagonista, illuminando con spot bianchi i suoi atti d’amore necrofilo, alla ricerca come lei del contatto corporeo, per abbracciare l’energia estatica che si sprigiona nel passaggio dalla vita alla morte. Ci sono più rispetto per la “vita” (anche quando è morta) e amore nei suoi rituali di sepoltura e di corteggiamento dei cadaveri che nei comportamenti degli altri viventi, magari pervertiti come lei ma molto più meschini (il carattere Wallis). Grazie a quest’approccio inconsueto, viene evocato dalla regista un potente quanto incolpevole erotismo, che non nasce dall’atto in sé, ma dal piacere e dal trasporto iscritto nello sguardo di Sandra (interpretata da una Molly Parker dal volto giusto, fra il puro e lo spiritato). Se non ci troviamo di fronte ad un capolavoro è perché tutto rimane…fra la vita e la morte: non scava nelle psicologie, non spinge fino in fondo la visionarietà lirica, non sviscera tutte le possibili implicazioni. E se la ragione di tutto ciò è rinvenibile nell’esclusivo interesse della regista per l’evidenza dei sentimenti, “qui ed ora”, del suo personaggio principale, non si comprende allora per quale motivo la seconda parte finisca per cambiare il “punto di osservazione”, rendendo protagonista, con un intenso “amour fou”, l’amante di lei, un vivo che tenta invano di competere con i morti e che, per amore, riesce ad eliminare le barriere fra due dimensioni. Sandra/Parker rimane in ombra, surclassata, e non seguono riflessioni.