Azione, Criminale

KILLING ZOE

Titolo OriginaleKilling Zoe
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1994
Durata91’

TRAMA

Zed, scassinatore professionista, è a Parigi per far parte di una rapina in banca. In albergo conosce e s’innamora di Zoe, una prostituta.

RECENSIONI

Uscito dalla scuderia di Quentin Tarantino (è stato soggettista di Pulp Fiction e Una Vita al Massimo), il francese Roger Avary esordisce e vince il primo premio al Mystfest. Pur riproponendo il pulp violento, gangsteristico e adrenalinico del collega (qui produttore esecutivo), se ne discosta per una vena iperrealista meno grottesca e ironica/straniata, più lineare e di genere nella drammaturgia e nella definizione dei personaggi (viene riproposta la tensione degli ostaggi all'interno di una Banca alla Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani). Se la scrittura non eguaglia il maestro, a livello visivo ha poco da invidiargli: eccellente l'uso dei chiaroscuri, dei colori pop, dei movimenti di camera stravaganti ma mai iperbolici (i grandangoli con obiettivo appannato ai lati ci stanno da dio). Un tocco di classe in più lo danno anche certe impronte allegoriche e lirico/romantiche: nel dipingere come portatori di valori i due protagonisti, novelli Bonnie & Clyde, opposti ad un universo abbruttito, dove il denaro conta più della vita stessa (per tutti: rapinatori, poliziotti e banchieri); il dettaglio sul fatto che ogni tipo d’uomo ha la “sua” Parigi (il terribile personaggio del bravo Jean-Hugues Anglade ama le cantine sotterranee e disprezza la città; Zoe porta invece Zed in “superficie”); la scena tragica in cui la guardia chiede un “contatto umano” prima di morire e Zed la finisce, indice della distanza incolmabile fra gli individui. Più che epigono di Tarantino (con cui condivide anche la cinefilia onnivora da ex-impiegato di videonoleggio), Avary pare più un misto fra Luc Besson e Leos Carax, sa citare con gusto (il Nosferatu di Murnau in parallelo con la “vampira” Zoe che succhia il sangue del suo Zed “vichingo”) e s’avvale di un soundtrack originale, techno e non techno, strepitoso.