Recensione, Supereroi

JUSTICE LEAGUE

Titolo OriginaleJustice League
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2017
Genere
Durata120'
Fotografia

TRAMA

Steppenwolf torna sulla terra coi suoi Parademoni per recuperare le tre scatole madri che aveva lasciato qualche migliaio di anni prima. Bruce Wayne decide di reclutare dei supereroi e di resuscitare Superman per metterci una pezza.

RECENSIONI

Justice League testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, una DC allo sbando. Di fatto, il film sembra una serie interminabile di scene eliminate da inserire come Bonus Disc in una Limited Edition Acchiappacitrulli. Tutto è talmente approssimativo da risultare quasi incomprensibile: dal montaggio arbitrario, agli effetti digitali spesso grezzi, quasi da produzione Asylum, passando per, cosa ancora più grave, il mood generale. Anche fingendo di ignorare la nota questione dell’abbandono, dietro la mdp, di Zack Snyder, parzialmente sostituito da Joss Whedon al quale avrebbero chiesto di alleggerire i toni, il film in effetti appare privo di una personalità definita. Abbiamo, in apertura, i ralenties un po’ tronfi e seriosi alla Snyder che (non) convivono con derive pseudo-simpatiche-cool come le uscite del (non) personaggio Aquaman e i siparietti comici legati a Flash, grazie ai quali si oltrepassano di slancio le Colonne d’Ercole dell’Imbarazzo e del Fastidio.
Mentre la Marvel, ormai, ha inserito il pilota automatico e sembra permettersi un po’ tutto, modulando i toni da film a film senza perdere troppa coerenza, alla DC navigano a vista senza azzeccarne una. Fanno quasi tenerezza, a dirla tutta. Justice Leage è, dunque, un continuo andirivieni emotivo privo di fili rossi, uno strano, confuso oggetto cinematografico in cui l’ironico e l’epico, il leggero e il serioso fanno a pugni senza soluzione di continuità, in un contesto che lambisce, spesso, i territori dell’autoparodia supereroistica involontaria. E che non sembra in grado di fornire neanche il minimo sindacale di entertainment fatto di una “trama” degna di essere seguita (eventi previsti e prevedibili quanto confusi), personaggi a cui affezionarsi (Superman è pervicacemente antiempatico, Cyborg non esiste), cattivi da detestare cordialmente (Steppenwolf sembra il miniboss di un Hack ‘n’ slash anni ‘90) Azione da apprezzare a livello epidermico (servirebbero diversi re-shooting e un montaggio degno).
Niente. In JL non c’è quasi niente e il poco che c’è, quasi tutto sbagliato, gira a vuoto. Come questa recensione, che è meglio chiudere prima che sia troppo tardi.