Commedia

ITALIANO PER PRINCIPIANTI

Titolo OriginaleItaliensk for begyndere
NazioneDanimarca
Anno Produzione2002
Genere
Durata85'
Sceneggiatura
Montaggio

TRAMA

Danimarca. Un corso di lingua italiana muta le esistenze di alcuni allievi…

RECENSIONI

Che cosa nasce da uno schema classico (la ronde di passioni e dubbi) svolto in chiave Dogma95 (macchina a mano sonoro in presa diretta luci naturali etc.)? Nient’altro che una commedia (moderatamente divertente).
Sei personaggi in cerca d’amore, in una Danimarca dai cieli e dai fabbricati bigi, alle prese con il linguaggio dell’eros, l’italiano, carnale (l’amplesso sulla cattedra, quello nell’alcova veneziana en plein air) e musicale (lo sgangherato pianoforte che accenna Puccini, in netto contrasto con la solennità contrappuntistica dell’inno sacro): nulla di sorprendente, tranne (in parte) il carattere funereo dell’azione (costellata di cadaveri benefici) e il conseguente tono tragico e ben poco comico dell’insieme.
La regista segue i personaggi con grande affetto, il caos solo apparente delle riprese garantisce una certa vivacità, ma la sceneggiatura è deludente sia nella definizione dei caratteri (tipi, non individui a tutto tondo), sia nello scioglimento di un intreccio peraltro ben congegnato, all’interno dei canoni del teatro occidentale (i fratelli divisi). Alla fine, le premesse anche forti e “sgradevoli” (la rilevanza conferita a temi quali l’eutanasia, le tare ereditarie, la memoria del passato) si sciolgono troppo in fretta nel caramello, in una Venezia (se possibile) più ruffiana del solito: il Dogma è (anche) un filmino vacanziero.
Qualche idea visiva (la “foto” sfocata e sovraesposta) e un manipolo di attori perfetti (nelle scene di conversazione italiana brilla l’aspra scioltezza di Lars Kaalund) sono i veri pregi di un’opera anche troppo garbata.