Commedia, Recensione

IO SONO UN AUTARCHICO

TRAMA

Un gruppo di giovani amici romani, fra cui il cinefilo Michele, separato e con figlio, si ritrova per mettere in scena uno spettacolo teatrale d’avanguardia.

RECENSIONI

Dopo due corti e un mediometraggio, il ventitreenne Nanni Moretti si impone nel circuito dei cineclub con quest’opera autarchica, girata in 8mm poi gonfiati a 16, composta di tante scenette veloci, con commento sonoro che ricorda quello dei film muti, per una sequela di situazioni paradossali e satiriche sulla smarrita fascia giovanile di sinistra, alternativa e culturalmente impegnata, trattata con ironia, malinconia e durezza (ma sempre strizzando l’occhio). Fra Caos voluto e poetica dell’assurdo, qualche simbolismo si perde ma sono parecchi i tocchi divertenti, sagacemente azzeccati, a volte più semplicemente demenziali. Lo stile unico di Moretti si impone da subito. Apre e chiude questo piccolo (miracolo) film indipendente la canzone “Poor boy” dei Supertramp.