TRAMA
Charlie è un poliziotto di Rhode Island mite e imploso da quando sua moglie lo ha lasciato per un nano nero: deve accudirne anche la nidiata di tre gemelli. Il suo capo decide che deve accompagnare una donna arrestata in un altro stato.
RECENSIONI
Secondo i fratelli Farrelly, il film segue le linee guida di A Qualcuno Piace Caldo: di sicuro è un mix piacevolmente ispirato di slapstick, demenziale, Jerry Lewis, Frank Tashlin (il suo gusto per l’assurdo) e la pochade d’antica data. Torna con loro lo Scemo & più Scemo Jim Carrey e testimonia che gli autori sono cresciuti: là non sapevano ancora rinunciare a una drammaturgia tradizionale per dare libero sfogo al nonsense, qui trovano invece il giusto equilibrio con un’irriverenza che cavalca delle trame-pretesto. Il film è anche più riuscito di Tutti Pazzi per Mary, in cui Ordine e Caos erano disomogenei nel giustapporre, come qui, principi morali e vena trash (vari zenit in tal senso, forse vince la gallina infilata dai tre gemelli nel deretano del poliziotto). Il loro tipico protagonista fallito, descritto senza pietà nelle “sindromi”, attraversa sempre gag da melodramma e malinconie in farsa, e qui è accompagnato da orecchiabili e diegetiche canzoni pop: i Farrelly si divertono con gusto sadico, all’inizio, nel vessarlo nei modi più assurdi per testarne la natura accondiscendente, poi lo fanno ‘esplodere’, alla luce della morale secondo cui “Solo chi aiuta se stesso può aiutare il prossimo”. Il suo cambiamento trasforma il film in Le Folli notti del Dottor Jerryl e L’Uomo nel Mirino con scene scorrette di culto: Frank/Hyde affoga una bambina, s’attacca a una mammella, defeca dove non dovrebbe, crivella di colpi una mucca, molesta la testimone che deve proteggere e alcune vecchiette. In chiusura, una seduta psicanalitica in cui ricomporre lo schizofrenico: nel mentre, però, ci sono scene come quella in cui Renée Zellweger guarda con amore l’inoffensivo Charlie, abbassa lo sguardo, si stupisce per un’erezione, rialza lo sguardo e trova il ghigno di Frank.
