TRAMA
Oklahoma, 1889: Jed Cooper, cowboy ingiustamente accusato di furto di bestiame, viene impiccato da alcuni civili. Uno sceriffo lo salva, un giudice gli dà l’incarico di portargli quegli uomini che lo hanno linciato.
RECENSIONI
Dopo il trionfo all’estero che lo ha reso l’icona dello spaghetti-western, Clint Eastwood torna in patria, fonda la Malpaso Company e cerca di rifondare il genere anche a Hollywood, previo classico iter narrativo dell’uomo solo contro tutti (e in cerca di vendetta). Affida la regia a Ted Post, fidato artigiano che lo aveva diretto nel serial Gli Uomini della Prateria, che si mantiene su di una iconografia abbastanza tradizionale per tutto il film, sorprendendo però con la messinscena al contempo violenta e immaginifica della scena finale, che contiene già tutta l’ambigua morale eastwoodiana a venire (condanna o esaltazione della pena di morte?). Ma è la maschera dell’Eastwood vendicativo il centro motore di una pellicola eccitante, abbastanza articolata nel racconto (o troppo episodica: l’altra faccia della medaglia), non certo rivoluzionaria e iconoclasta come quelle di Sergio Leone, ma morbosamente spassosa. L’ottimo successo al botteghino favorì l’ascesa imprenditoriale/autorale dell’attore.
