Azione, Fantasy, Recensione

IL RE SCORPIONE 2

Titolo OriginaleThe Scorpion King: rise of a warrior
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2008
Durata108’
Sceneggiatura

TRAMA

Nel regno di Akkad, il generale Sargon, in combutta con gli dei degli inferi, uccide il padre di Mathayus, che decide di seguire le orme da guerriero del genitore e, da grande, si ribella al generale diventato re. Ma quest’ultimo ora possiede poteri magici che possono essere sconfitti solo prendendo la spada di Damocle negli inferi.

RECENSIONI

Pur spacciandosi per prequel, c’entra poco e niente con Il Re Scorpione, già spin-off della saga de La Mummia di Stephen Sommers: non solo per la dipartita di “The Rock”, sostituito da un improponibile Michael Copon (ex-Power Rangers: una garanzia), tronfio dei suoi muscoli e convinto di avere un sex-appeal irresistibile (saper recitare è superfluo) ma anche perché della saga di Sommers si perde il senso d’avventura in stile classico e, del Re Scorpione di Chuck Russell, l’aria da b-movie sandalone, divertente ed eccitante. Per essere un prodotto pensato per l’homevideo, ha una ricchezza produttiva notevole fra figuranti, palazzi ed effetti digitali (non eccelsi ma copiosi), e il racconto in sé potrebbe avere le sue attrattive, ma il tutto è privo di vita e carattere e la sceneggiatura di Randall McCormick (lo stesso di Speed 2, non per niente) è troppo scolastica, fra vendetta, malvagio grossolano, bella da conquistare nelle schermaglie amorose, spalla canagliesca e scaltra (il greco di Simon Quarterman), pizzichi di seduzione, tanta commedia, due o tre mostri, insopportabile voce fuori campo galvanizzante e così via. Dulcis in fundo, Russell Mulcahy, che pare dirigere tutto il film in assenza di se stesso, mette al contrario troppo becco nella fondamentale scena finale (quella con, in parallelo, la bella e il cinese che cercano di sventare una strage e Mathayus che combatte contro il re scorpione): la dilata all’inverosimile, fino a perdere il controllo della verosimiglianza.