TRAMA
Eeva è una hostess finlandese e ha paura degli uomini. Maddalena è una pittrice italiana e non esce mai due sere di fila con lo stesso ragazzo. Jean Paul, un giornalista francese abbandonato dalla moglie che gli impedisce di vedere i figli, è schiavo della pornografia e del sesso virtuale._x000D_
RECENSIONI
Tre diverse solitudini, che nascondono ciascuna un trauma, percorrono strade parallele e si trasformano attraverso situazioni diverse, ma secondo dinamiche analoghe, arrivando tutte alla radice della frattura interiore che danneggia il loro vissuto, finalmente trovandone una possibile sutura. Che si viva a Roma, Helsinki o Parigi (il film, giustamente e coraggiosamente, mantiene le diverse identità linguistiche sottotitolando gli episodi in francese e finlandese), quale che sia il contesto sociale, le difficoltà e l’ambiente che li ospita, i tre protagonisti soffrono in silenzio, temono l’Altro, incrociano diverse sofferenze, hanno vicino qualcuno che cerca di capirli, faranno un incontro fatale. Come scenario la regista presenta un mondo sostanzialmente comune, quello attuale in cui viviamo, con le radio che rimandano notizie di guerre più o meno lontane, le paure irrazionali per il diverso e lo straniero, il pregiudizio sempre in agguato, le fobie più varie e isteriche ad emergere. Ciccone, disegna lo schema con abbondante indulgenza retorica e, nella prevedibilità di molti risvolti, forza il fragile teorema, fa incrociare due personaggi, in modo puramente casuale, a dire, nella maniera più ovvia, di come il nostro prossimo, chiunque esso sia, trascina con sé, esattamente come noi, un fardello che trabocca di umana esperienza.
Pur nella sostanziale correttezza di tratto, il solo il frammento finlandese sembra reggere bene dall’inizio alla fine, individuando il carattere più convincente e senza calcare la mano sulla narrazione, affidandola a pochi spicchi di quotidianità, a un’osservazione minima e non invasiva, ma sostanzialmente significativa. Gli altri due blocchi risultano molto meno disinvolti, piegati, come risultano essere, sulle loro facili dimostrazioni.