TRAMA
Il criminale Max Cady, dopo otto anni di prigione, cerca vendetta: se la prende con la famiglia del suo difensore d’ufficio, perseguitandone moglie e figlia.
RECENSIONI
Regista molto interessante nella natia Inghilterra, J. Lee Thompson, dopo il successo de I Cannoni di Navarone (1960), viene chiamato a Hollywood e, riscritturando Gregory Peck (che ha sempre avuto parole di lodi per le sue messinscene), firma una piccola e/ma di culto pellicola di genere, dotata di una suspense invidiabile, con risvolti senz’altro originali che hanno attirato l’attenzione di Martin Scorsese per il suo rifacimento (stavolta, capolavoro) Cape Fear. Una pellicola memore, e non solo per la presenza di Robert Mitchum, del meraviglioso La Morte Corre sul Fiume di Charles Laughton: peccato che la drammaturgia, ogni tanto, vada in panne, ma il finale è da mandare a memoria.
