Commedia, Recensione, Sentimentale

IL PRINCIPE E LA BALLERINA

Titolo OriginaleThe Prince and the showgirl
NazioneGran Bretagna
Anno Produzione1957
Durata115’

TRAMA

1911, Londra: fra i vari invitati per l’incoronazione di Giorgio V, c’è anche il Granduca Carlo della Carpazia, che s’innamora della ballerina Elsa e la invita in ambasciata. Quest’ultima resta delusa dai modi pomposi e sbrigativi del Reggente.

RECENSIONI

Dopo tre regie shakespeariane autorevoli, Laurence Olivier si concede alla tenuità della fiaba sentimentale e lo fa con una leggerezza che solo in apparenza è disimpegnata: in realtà cela la sapienza di chi conosce molto bene i meccanismi della commozione, per quanto elaborati a partire da un intreccio debole soprattutto nel disegno dei caratteri. È anche vero che la sceneggiatura di Terence Rattigan, che adatta la propria commedia teatrale del 1953, non avrebbe sortito lo stesso piacevole effetto senza le prove magnetiche dei due protagonisti, la cui alchimia è innegabile, nonostante non siano state rose e fiori sul set inglese (il professionale Olivier non apprezzava ritardi e dimenticanze delle battute dell’attrice, ma in seguito dichiarò che la prova di quest’ultima, nonostante tutto, fu meravigliosa): la scelta di una sex symbol americana accanto ad un rinomato attore e “sir” inglese, si specchiava con l’opposizione di caratteri della commedia originale. Cercando il salto di qualità professionale, Marilyn Monroe si trasferì a Londra con il marito Arthur Miller ed era, per la prima volta, produttrice di se stessa (Marilyn Monroe Productions), assumendo il ruolo che fu di Vivien Leigh sul palcoscenico (sempre accanto a Olivier, Richard Wattis e Jeremy Spenser). Elegante Technicolor di Jack Cardiff.