Commedia, Recensione

IL PRESIDENTE – UNA STORIA D’AMORE

Titolo OriginaleThe american president
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1995
Genere
Durata120’

TRAMA

Il presidente degli Stati Uniti d’America, vedovo, s’innamora della nuova ed agguerrita leva del partito democratico. I repubblicani ne approfittano per demolirlo.

RECENSIONI

Si può scherzare affettuosamente sul presidente quando, nella realtà, è democratico (George Clinton). Dopo Dave di Ivan Reitman e prima de I Colori della Vittoria di Mike Nichols, anche Rob Reiner cavalca la moda del film "presidenziale", avvalendosi ancora dello sceneggiatore Aaron Sorkin (Codice d'Onore), specialista in tensione ed azione logorroica, vale a dire in ritmi sostenuti grazie ai dialoghi stringati, coloriti e pimpanti, a raffica. Fra Frank Capra (Mr. Smith va a Washington) ed un dilemma etico intrigante, si preferisce dare più spazio alla commedia sentimentale, con le schermaglie amorose ed una riflessione sull'impossibile privacy per l'uomo pubblico più potente del mondo. Morale: anche il presidente ha diritto ad una sua intimità, i giornali dovrebbero evitare l'arido gossip per occuparsi della lotta per l'ambiente e contro l'uso delle armi, la politica non deve essere per forza figlia del compromesso e del voltafaccia strategico. Un'iniezione di buon senso che il pubblico americano non ha colto molto (vedi il "Sexgate" di Clinton). Non persuade la critica manichea e all'acqua di rose quando ci si trova di fronte ad un repubblicano antipatico (Richard Dreyfuss) e ad una controparte brillante e coraggiosa, ma la credibilità del tutto e lo spettacolo sono assicurati da grandi interpreti professionisti: Martin Sheen e Annette Bening battono tutti, quest'ultima è impagabile quando si emoziona come una ragazzina davanti al "dio" della Casa Bianca. Grazie alle battute autoironiche che Sorkin gli cuce addosso, anche Michael Douglas risulta più simpatico del solito.