TRAMA
Dopo un ricevimento infernale, il padre della sposa ricorda come tutto cominciò: tre mesi prima, la figlia prediletta annunciò che voleva sposarsi. Chi era il fidanzato? Stava perdendola per sempre?
RECENSIONI
Dal romanzo di Edward Streeter, adattato dagli autori di La Vita è Meravigliosa, ecco la prima commedia “familiare” di Vincente Minnelli, che ebbe un grande successo e generò prima un seguito poi un serial televisivo (nel 1961). L’idea è notevole: parodiare l’ansia, la gelosia di un padre nel momento in cui deve affrontare il distacco dalla figlia, consegnandola nelle mani di un altro uomo. A dir la verità, l’umorismo vincente giocato su questo tema copre per lo più solo la prima parte della pellicola, che in seguito preferisce dedicarsi alla meno interessante (anche perché datata nella contingenza degli usi) apprensione per la preparazione del matrimonio, chiudendo con la melassa di buonismo e happy end. Resta, però, un classico e il merito, oltre alla regia accorta e “musicale” di Minnelli, va quasi tutto alla prova di Spencer Tracy: basta una sua occhiata, un suo bofonchiare, per significare tutto.