Commedia, Recensione

IL LOTTATORE E IL CLOWN

Titolo OriginaleBorets i Kloun
NazioneU.R.S.S.
Anno Produzione1957
Genere
Durata94'

TRAMA

Ivan Maksimovic Poddukin, lottatore, sbarca ad Odessa, incontra sulla via per il circo Anatoly Durov, attore e clown: assunti entrambi nel circo dell’italiano Truzzi, arriveranno alla gloria internazionale, senza dimenticare la Grande Madre. Due celebri personaggi della fine del XIX secolo.

RECENSIONI

"Borets i cloun" è l'ultimo film di Boris Barnett, morto suicida sul set di un film mai terminato, nel 1965 a Riga. Volontario dell'Armata Rossa poi pugile professionista, Barnett, nato 1902, entra al centro sperimentale VGIK e collabora con Lev Kulesov e Vsevolod Pudovikn divenendo, in breve, celebre per la personale commistione di commedia e satira. A lungo dimenticato "Il lottatore ed il clown" ha la sua prima televisiva italiana a metà degli anni novanta. Le alterne vicende dei due eroi traghettano in un epoca ovattata e mitica, nell'ambiente crudo e romantico del circo e della fine di un secolo. Poddukin, grande e grosso, figlio di contadini cosacchi ha una vera passione per la lotta, alla cinghia e greco-romana, tentato dall'abbandonare il tappeto a causa di un'ingiusta sconfitta , riuscirà ad avere la meritata rivincita. Durov, molto aiutato dall'amico, nonostante le tribolazioni familiari e lavorative (invidiosi colleghi sostituiscono il gesso per il trucco con della calce) rivoluzione il ruolo del clown grazie alla satira e all'addestramento degli animali. Semplice intreccio, non scevro da dovute (ma mai stucchevoli) retoriche partigiane, dispiegato dallo stile di Barnet, in collaborazione con Kostantin Judin, con leggerezza quasi ophulsiana (brevi carrellate laterali, espedienti scenici, il circo in sé) ed un amore infinito. Non si odono echi della ventura rivoluzionaria ma solo la dolcezza del ritratto del popolo russo cui sono affidate le meravigliose sequenze del "ritiro" in campagna di Ivan Maksimovic, il banchetto, il taglio delle messi, il canto a tavola. Fiumi di vodka, risate abbondanti e la forza d'unione e d'amicizia che fanno scavalcare le tristezze della vita e della fatica. Schierato ed affettuoso quanto poc'altro (vien alla mente il Pelesjan di "Stagioni"), pronto ad integrare e annichilire ogni sospetto di ingenua compassione "Borets i cloun" è solo un gran sorriso alla vita. E alla Grande Madre Russia che più non è.