
TRAMA
Il carabiniere Antonio è incaricato di accompagnare il piccolo Luciano e la sorella undicenne Rosetta, istigata alla prostituzione dalla madre, da Milano ad un istituto di Civitavecchia che, però, si rifiuta di accoglierli. Antonio, allora, prova a portarli in Sicilia da alcuni loro parenti.
RECENSIONI
Gianni Amelio, volente o nolente (le sue dichiarazioni lo negavano), richiama il neorealismo desichiano sin dal titolo e la magia delle recitazioni spontanee contribuisce alla ricercata, struggente tenerezza di una pellicola che, mentre trova il tessuto connettivo di mondi distanti, racconta anche la cultura italiana. È pregevole il modo in cui l’autore evoca, con fare sommesso, i sentimenti e i pensieri dei protagonisti attraverso i dettagli e le espressioni, in un dramma sociale strutturato simbolicamente ma senza intellettualismi, guidato dall’istinto “con cuore” come il protagonista, nella speranza di portare un poco di luce nelle grigie esistenze di due bambini. Anche per alcune tracce quasi surreali, siamo nei territori della favola zavattiniana, quella permeata di disinteressata umanità, ma vengono citati anche I 400 Colpi di Truffaut e Cielo sulla Palude di Genina.
