TRAMA
Un padre di famiglia, vedovo, ha un amico che rinasce a nuova vita con la compagna più giovane e un altro che lo esorta a far sposare sua figlia, prima di trasformarsi come il loro professore, triste e solo perché ha sulla coscienza la figlia zitella, rimasta accanto a lui tutta la vita.
RECENSIONI
L’ultimo film di Yasujiro Ozu ha un titolo originale che significa “Il sapore della costardella”, pesce che simboleggia l’autunno (anche come stagione della vita). Ritroviamo, infatti, temi e interpreti di Tardo Autunno, mentre i personaggi femminili sono sempre più lontani dall'immagine della donna passiva proposta da molto cinema classico giapponese e dallo stesso Ozu. Un cinema che sfrutta sempre gli stessi luoghi, le stesse inquadrature, il solito leitmotiv dei genitori che cercano pretendenti per le figlie, gli stessi attori ma in altri ruoli (già visti).