Recensione, Western

IL GRANDE PAESE

Titolo OriginaleThe Big Country
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1958
Genere
Durata166'

TRAMA

James McKay lascia la città per raggiungere la promessa sposa in una valle contesa, fra liti e rappresaglie, da due famiglie latifondiste ricolme di aggressività e pregiudizi. Inevitabili scontri psicologici e morali.

RECENSIONI

Enorme, maestoso western in melodramma e technicolor (filmato in formato anamorfico Technirama, un’alternativa al CinemaScope) con l’ambizione simbolica di rappresentare la Nascita di una Nazione, nel segno di un messaggio pacifista previa violenza in ogni dove. La sceneggiatura di James R. Webb, Sy Bartlett e Robert Wilder (e altri, non accreditati) s’impregna di epica traendo spunto dal romanzo “Ambush at Blanco Canyon” di Donald Hamilton, pubblicato a puntate. Nella sua notevole durata, nel film non mancano i cali di tono, ma sono come propedeutici a “esplosioni” di pathos coinvolgenti, passaggi tragici o punti di svolta significativi ed appassionanti. Un’epopea dove c’è di tutto, anche momenti buffi, strazi e giubili nei risvolti sentimentali, incastri tematici e, insolitamente per il genere, riflessioni esistenziali. La messinscena di William Wyler (che lasciò, supervisionandole, le riprese finali all’aiuto regista Robert Swink, dovendo accorrere a Roma per la pre-produzione di Ben-Hur) è elegante, consapevole del percorso da intraprendere per l’apologo e molto giocata sulle prove attoriali, ottenute a caro prezzo fra infiniti ciak ed un copione continuamente modificato perché, dopo aver ingaggiato sette sceneggiatori, non era ancora soddisfatto. Le recitazioni che ottiene sono potenti e, su schermo, è fuori discussione la credibilità e verosimiglianza dei personaggi in una tragedia classica applicata al cinema western (indimenticabile quello di Gregory Peck, anche produttore; immenso quello di Burl Ives, che vinse l’Oscar). L’ultima ora, bellissima, ripaga di qualche lentezza di troppo. Il tema musicale di Jerome Moross fece epoca, i titoli di testa sono opera di Saul Bass.