TRAMA
Il biologo Terrel e sua moglie hanno un laboratorio in cui, in segreto, insegnano a un delfino a parlare, ma c’è già chi, con l’inganno, vuole sfruttare la scoperta per fare del male al Presidente degli Stati Uniti.
RECENSIONI
Il racconto fanta-spy-thriller ha le sue attrattive ma la sceneggiatura di Buck-Il Laureato-Henry (commediante “surreale”), dopo un buon inizio, scivola in passaggi patetici, per poi finire nelle convenzioni vischiose dei depistaggi dello spettatore per fare colpo di scena. A conti fatti, vedere Mike Nichols imbarcato in un’opera così disimpegnata che, oltretutto, pare dirigere con la mano sinistra, stupisce: forse credeva di poter graffiare di più con la fantapolitica e il suo monito sulla manipolazione delle scoperte scientifiche. Per fortuna sono co-protagonisti due delfini adorabili, che strappano più d’una emozione con quello che riescono a fare (grazie all’addestratore).