TRAMA
La mamma si è raccomandata con i due figli: la sera ci sarà un’importante cena di lavoro a casa e devono lasciarla in ordine. Ma Conrad è un casinista ribelle e Sally una solitaria seguace di regole rigide: arriva il gatto parlante con un cappello magico a insegnare loro come stare al Mondo.
RECENSIONI
Impossibile non accorgersi che il regista Bo Welch è stato il talentuoso scenografo di Tim Burton (Edward Mani di Forbice, in particolare): questo delizioso, folle fantasy per bambini, tratto da un libro illustrato (1957) del Dr. Seuss, sembra portare l’impronta del regista di Batman, invece è prodotto da quel Brian Grazer che aveva già dato forma a un altro, simile universo kitsch/deformato dello scrittore, Il Grinch. Una favola in cui, sin dai titoli di testa con i loghi animati delle case di produzione, tutto è ribaltato e libero, mentre gli attori in carne e ossa si muovono fra meravigliosi profilmici coloratissimi che sembrano uscire da un cartone animato.