TRAMA
Ronny e Nick sono amici per la pelle sin dai tempi del college e hanno un’occasione di lavoro unica con la Dodge-Chrysler: progettare per la casa automobilistica un motore elettrico. Ronny, però, scopre che la moglie dell’amico frequenta un ragazzino e non sa se riferirlo o meno. Fra segreti e sotterfugi, combina solo guai.
RECENSIONI
Nel Dna Ron Howard, forse l’unico regista vivente sinceramente rooseveltiano del panorama hollywoodiano, ha come nume tutelare Frank Capra e questo apologo rientra appieno nelle sue corde. Nelle mani di un altro regista si sarebbe trasformato in un fazioso/artificioso e sensazionalistico dibattito da prima serata Tv. Howard, invece, crede veramente di essere di fronte a un dilemma, lo affronta onestamente e, in questo modo, lenisce la portata schematica e a tesi del racconto. Per il resto, funzionano senz’altro l’accoppiata Vince Vaughn e Kevin James (più che amici, paiono fratelli) e la sottile linea che divide la commedia dal dramma (Ronny va incontro a peripezie tanto buffe quanto tragiche e sofferte). La sceneggiatura di Allan Loeb non è semplicistica, anche se non si esime dal fare la morale, perché analizza la questione con gli occhi dell’ipocrisia umanamente condivisa, dove chi osanna la sincerità è il primo a mentire e chi giudica non conosce il contesto. La mano di Howard fa la differenza anche nel disegno dei comprimari, da Queen Latifah (purtroppo con poco spazio) con le sue metafore lussuriose, al migliore in campo, il tatuato schizzato di Channing Tatum, con la sua sensibilità disarmante.
