Baro-metro

Il Baro-metro: sguardi dalla sala (07/2015) – 1

(dal 1º maggio al 31 luglio 2015)

Anche nel IV trimestre non sono mancati i film che non sono riusciti, almeno per ora, a far quadrare i conti. I dati che hanno ispirato le successive considerazioni derivano dai siti Cinetel, Giornale dello Spettacolo e BoxofficeMojo  e sono aggiornati al 31 luglio 2015.

CHILD 44 – IL BAMBINO N. 44

DATA DI USCITA 30 APRILE 2015 – INCASSO € 1.233.000

Per l’adattamento cinematografico del romanzo “Bambino 44”, scritto nel 2008 da Tom Rob Smith e ispirato al serial killer russo di bambini Andrej Romanovič Čikatilo, si fanno le cose in grande: co-produzione di 4 paesi (U.S.A., Regno Unito, Romania, Repubblica Ceca), cast di nomi noti (tra gli altri Tom  Hardy, Noomi Rapace, Gary Oldman, Vincent Cassel) e budget di 50 milioni di dollari. Se la critica risponde tiepidamente, il pubblico pare del tutto disinteressato. Negli U.S.A. esce limited in 510 schermi, ma la media per sala al debutto (1.219 dollari) non lascia intendere un grande fermento, infatti termina la sua corsa con appena un milione 224 mila dollari. Escludendo la Russia, in cui il film è bandito per l’immagine svilente che dà del popolo sovietico, dopo la Gran Bretagna (2 milioni di dollari) è l’Italia il paese in cui il film di Daniel Espinosa ottiene i numeri maggiori. Il che è tutto dire.

RUN ALL NIGHT – UNA NOTTE PER SOPRAVVIVERE

DATA DI USCITA 30 APRILE 2015 – INCASSO € 970.425

La terza collaborazione tra lo spagnolo Jaume Collet-Serra e Liam Neeson continua a battere la strada dell’action/thriller di cui Neeson è ormai emblema. La dedizione dell’attore alla causa (cinque film in quattro anni di cui quattro thriller) è una certezza per i fan, ma il rischio inflazione è dietro all’angolo. Sta di fatto che il riscontro è piuttosto tiepido un po’ ovunque: 26 milioni 460 mila dollari negli U.S.A. (in ben 3.171 sale) e 40 milioni e mezzo di dollari negli altri mercati, senza punte significative. Il totale di 67 milioni di dollari non ripaga il budget di 50 milioni di dollari. Per dire, i precedenti Unkown – Senza identità e Non-Stop (nel nostro paese solo in uscita tecnica durante la Festa del Cinema del 2014) avevano incassato worldwide rispettivamente 130 e 222 milioni di dollari, ripagando ampiamente budget affini. In Italia il risultato è particolarmente sottotono, complice anche l’arrivo della bella stagione che colpisce in modo particolare il cinema medio. Il debutto è al quarto posto con 510 mila euro, leggera flessione la seconda settimana, dove scende in quinta posizione, e terza al decimo. Al quarto week-end praticamente scompare: 23º posto, 24 sale, con una media di € 502.

THE GUNMAN

DATA DI USCITA 7 MAGGIO 2015 – INCASSO € 303.478

Azione, noir, thriller, dramma. Forse troppa roba per un regista francese specializzato in action (Pierre Morel) che ha sempre guardato più alla forma pirotecnica che al contenuto (Io vi troverò e From Paris with Love i suoi maggiori successi). Se, poi, si aggiunge il “simpaticissimo” protagonismo virile di Sean Penn il destino del film pare segnato. E infatti è stato flop ovunque. In America (10 milioni 660 mila dollari con 2.816 sale a disposizione) come nel resto del mondo, dove l’unico risultato superiore al milione di dollari proviene dalla Gran Bretagna (un milione 200 mila dollari). In Italia lo distribuisce in 238 schermi la 01 Distribution in uno dei week-end più deboli del trimestre, con i primi caldi a distogliere gli spettatori dal buio della sala e Avengers: Age of Ultron ad accentrare i pochi in cerca di action (neanche un milione di euro per la prima posizione), tra l’altro con anche la concorrenza di Liam Neeson con un altro simil thriller (Run All Night – Una notte per sopravvivere). Il debutto è fiacchissimo (6º posto, 165 mila euro e € 696 di media per sala). Alla seconda settimana perde tre posizioni e la media si riduce a € 437 in 209 sale. Al terzo week-end scompare praticamente di scena e caracolla al 29º posto del box-office in 11 sale, perdendo il 96% degli incassi. L’insuccesso globale è un dato di fatto, ma il vero interrogativo è: cosa ci fa in tale pasticcio la nostra Jasmine Trinca?

SURVIVOR

DATA DI USCITA 21 MAGGIO 2015 – INCASSO € 534.756

Cosa ci fanno Milla Jovovich, Pierce Brosnan e Angela Bassett in una spy story ambientata tra Londra e New York? Probabilmente se lo chiedono anche loro. L’Italia (dove, tanto per dire, Enemy di Denis Villeneuve con Jake Gyllenhaal non si è ancora visto) è uno di pochi paesi in cui il film esce nelle sale. Quasi ovunque passa direttamente in dvd o video on demand. Le recensioni sono piuttosto negative, ma la M2 Pictures pare crederci parecchio, infatti lo lancia in 202 schermi. Il debutto nel primo week-end è al sesto posto con 291 mila euro, ma la media per sala è modesta (€ 1.441). Crollo al sedicesimo posto alla seconda settimana, dove resta solo in 86 sale con una media desolante (€ 103). I 20 milioni di dollari di budget restano scoperti.

TOMORROWLAND – IL MONDO DI DOMANI

DATA DI USCITA 21 MAGGIO 2015 – INCASSO € 3.185.995

Era uno dei titoli di punta della Disney: garanzia di solidità e successo in regia (Brad Bird), una star come protagonista (George Clooney), un soggetto originale e tanti curatissimi effetti speciali. Invece la messa in scena del Disney pensiero funziona meno del previsto. Anche perché per rientrare degli ingenti costi di produzione (190 milioni di dollari) era necessario che il film diventasse un vero e proprio blockbuster. Cosa che non è avvenuta. In U.S.A. la soglia dei 100 milioni di dollari non viene raggiunta (siamo a 91 milioni 300 mila dollari) e gli altri mercati aggiungono “solo” 111 milioni 900 mila dollari. A mancare è soprattutto il sostegno della Cina che apre i suoi forzieri “solo” per 19 milioni 240 mila dollari. In Italia, nonostante freddo e pioggia nel week-end di debutto, e 542 schermi a disposizione, incassa “solo” un milione 342 mila euro, ma non conquista il podio ed è doppiato da Youth (a parità di schermi). Al secondo week-end il calo è limitato al 26%. Il declino, come per la maggior parte dei film, comincia però presto. Alla terza settimana, infatti, scende in sesta posizione, con una diminuzione degli incassi del 68% e la media ridotta a € 812 in 267 sale. Il più è fatto. E non è tanto.

ACCIDENTAL LOVE

DATA DI USCITA 4 GIUGNO 2015 – INCASSO € 36.458

Sì, certo, la regia è di  David O. Russell (ma si firma sotto pseudonimo perché ha disconosciuto il film) e i protagonisti sono Jessica Biel e Jake Gyllenhaal, però, considerando la genesi e i problemi della produzione, era improbabile pensare a un riscontro positivo da parte del pubblico, anche perché il film arriva all’improvviso senza il supporto di alcun marketing. Molto rischiosa, quindi, l’uscita in 117 schermi prevista da Barter Entertainment e, infatti, nel primo (e unico) week-end debutta al 12º posto con una media scaccia-speranze di € 206. Curiosi i retroscena di un film nato sotto una cattiva stella. Le prime sequenze sono state girate nel 2008, James Caan ha lasciato quasi subito il set per divergenze creative e la produzione ha subìto più di 14 interruzioni perché cast e troupe non venivano pagati. Dopo uno stallo di quattro anni causato dalla bancarotta della Capitol Productions, il film è stato acquistato da Millennium Entertainment che lo ha assemblato per renderlo il più possibile commerciabile. Prevedibile che Russell abbia fatto il possibile per togliere la firma da un pasticcio nato evidentemente con ben altre ambizioni. Negli U.S.A. è uscito in marzo 2015 e ha incassato 4 mila 500 dollari. I 26 milioni di dollari di budget sono assolutamente fuori portata. La critica lo ha massacrato, così come i pochi che lo hanno visto. A questo punto la curiosità di recuperarlo è grande.

FUGA IN TACCHI A SPILLO

DATA DI USCITA 18 GIUGNO 2015 – INCASSO € 153.356

La determinazione di Reese Witherspoon è encomiabile. Visto che probabilmente non le offrono i ruoli a cui ambirebbe i film se li produce. È successo con Wild, che le è valso una candidatura all’Oscar, e ora con questa commedia giocata sull’ennesima strana coppia costretta a condividere la stessa inquadratura: la minuta Witherspoon e la bigger than screen Sofia Vergara. Forse, però, la Witherspoon ha sopravvalutato la capacità di un’idea di tramutarsi in film, e anche il suo star power e quello della Vergara, cui non basta evidentemente apparire per attirare le masse. Sta di fatto che il film se lo filano in pochi: 34 milioni 376 mila dollari negli U.S.A. e 11 milioni 100 mila dollari negli altri mercati, per un totale di 45 milioni 476 mila dollari insufficienti a ripagare il budget, modesto ma non piccolo, di 35 milioni di dollari. In Italia è più meteora che mai. La Warner Bros lo distribuisce in 156 sale, ma nel primo week-end sonnecchia all’ottavo posto con neanche 100 mila euro di incasso e una media per sala sconfortante di 623 euro e alla seconda settimana è già 17esimo. Scompare immediatamente di scena.

LA REGOLA DEL GIOCO

DATA DI USCITA 18 GIUGNO 2015 – INCASSO € 266.275

Poteva essere uno di quei film di denuncia che lasciano il segno e fanno incetta di premi, invece un soggetto che pare fatto apposta per la sua trasposizione cinematografica (la corruzione di buona parte della CIA nel traffico di droga dal Nicaragua alla California per finanziare e armare i ribelli Contras) non trova adeguato risalto nella messa in scena di Michael Cuesta (tanta tv alle spalle, tra cui Homeland e Dexter) e nella sceneggiatura di Peter Landesman (già regista e sceneggiatore del dimenticabile Parkland), nonostante anche un cast piuttosto solido (tra gli altri, Jeremy Renner, Ray Liotta, Oliver Platt, Michael Sheen, Paz Vega e Andy Garcia). Negli Stati Uniti la Focus Features subodora che qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto e prova a contenere i danni con un’uscita limitata a 374 schermi (che diventano 427), ma la media per sala non premia il debutto ($ 2.518) e il risultato complessivo di 2 milioni e mezzo di dollari non ripaga il budget minimale di 5 milioni di dollari. Fuori dagli States i risultati sono infinitesimali. Anche in Italia, dove debutta al 5º posto con una media piuttosto modesta di € 817 in 170 sale. Alla seconda settimana dimezza gli schermi e crolla in 11esima posizione, alla terza è 21esimo. Non aiuta di sicuro l’anonimato del titolo (più efficace l’originale Kill the Messenger), la confezione televisiva (anche se i confini sono sempre più sottili), mentre il trailer lasciava presagire qualche spettatore in più.

BIG GAME – CACCIA AL PRESIDENTE

DATA DI USCITA 25 GIUGNO 2015 – INCASSO € 482.031

A dispetto di confezione e cast non si tratta di un film americano ma di una produzione finlandese, anzi, il più costoso film finlandese mai realizzato, con un budget di 8,5 milioni di euro. Se in patria ha finora incassato un milione 330 mila dollari, piazzandosi al sesto posto negli incassi del 2015, nel resto del mondo non ha fatto il botto e limita le entrate a 4 milioni e mezzo di dollari. Singolare l’uscita americana in 11 cinema per una sola settimana, con un totale risibile di 24 mila 572 dollari. In Italia la Eagle Pictures fa invece le cose in grande distribuendo il film in 179 sale, la massima uscita mondiale (più dei 113 schermi previsti in Finlandia), e il debutto è in ottava posizione con 118 mila euro e una media per sala modesta (€ 662). Calo degli incassi incoraggiante alla seconda settimana (-25%), ma ulteriori allunghi sono impensabili, a riprova della difficile situazione del cinema medio, nel periodo estivo più che mai in sofferenza.

CONTAGIOUS – EPIDEMIA MORTALE

DATA DI USCITA 25 GIUGNO 2015 – INCASSO € 384.661

Ci sono film che nascono sotto una buona stella, altri meno. L’opera di Henry Hobson era partita con il piede giusto: una sceneggiatura inserita nella Black List (i migliori script in circolazione), un genere, lo zombi movie, tornato alla ribalta grazie al successo della serie televisiva The Walking Dead e la partecipazione al progetto di  Arnold Schwarzenegger in grado di attirare i finanziatori dopo due anni di stand-by. Eppure, nonostante il progetto sia indipendente e non ambisca a grandi numeri, il pubblico non ha mostrato particolare interesse e rientrare dei 4,5 milioni di dollari di budget non pare cosa facile. In alcuni mercati importanti (Australia, Germania, Olanda) l’uscita è solo in dvd e in U.S.A. viene distribuito solamente in 79 schermi, con un ritorno di appena 187 mila dollari. Nel nostro paese, grazie alla determinazione della M2 Pictures, esce in 160 schermi, ma nel primo week-end non fa scintille: 6º posto, 153 mila euro e media per sala modesta (€ 959). La seconda settimana il calo al box-office è del 48%, mentre alla terza perde un ulteriore 65%. Quello italiano resta comunque il mercato per ora più remunerativo. Il titolo italiano è piuttosto banale ed evoca un B-movie da seconda serata tv, ma ha lo scopo di indirizzare il pubblico. Quello originale (Maggie) non avrebbe di certo migliorato le cose…

RUTH & ALEX – L’AMORE CERCA CASA

DATA DI USCITA 25 GIUGNO 2015 – INCASSO € 617.766

Ormai è un genere rodato quello delle commedie per la terza età, nate con lo scopo di rassicurare, e quindi incassare, e Diane Keaton ne è una delle più splendenti protagoniste. Se l’anno scorso faceva coppia con Michael Douglas in Mai così vicini, quest’anno il compagno di turno è Morgan Freeman. Probabilmente è stato proprio lo scarso successo di Mai così vicini, distribuito negli Stati Uniti in 1.816 sale per poco più di 15 milioni di dollari, a ridurre il lancio del nuovo film, che è uscito infatti negli U.S.A. in soli 94 schermi. E, sempre probabilmente, la media per sala di 2.741 dollari non deve essere stata considerata così brillante da ipotizzare un aumento delle copie in circolazione. Sta di fatto che negli States il film si ferma a poco più di un milione di dollari. Più generosa la distribuzione della Videa nel nostro paese, che lo fa uscire in 187 schermi, con un soddisfacente debutto al quarto posto e una media per sala modesta (€ 1.035), ma, dato il periodo, una delle migliori della classifica. Mancano all’appello ancora alcuni mercati importanti (Gran Bretagna e Spagna), ma l’operazione non pare destinata a scalare il box-office.