Baro-metro

Il Baro-metro: sguardi dalla sala (07/2013)

Trimestre ricco di titoli e dall’andamento incostante. Il tempo, inteso come meteo, si rivela un elemento determinante per il successo di un film e basta un week-end  di pioggia per celebrare un nuovo record, così come un improvviso caldo afoso per affossare film meritevoli. Ma siamo in Italia, e la tradizione vuole che dopo il lungo inverno in estate si stia il più possibile all’aperto. Se poi la primavera non c’è stata, come quest’anno, difficile che uno pensi alla sala cinematografica quando le temperature finalmente si alzano.

Mentre il tempo, quello vero che non dà scampo e con l’alternanza di pioggia e sole ha poco a che fare, batte un rigido countdown alle sale cinematografiche per l’imminente digitalizzazione, alle Giornate Estive di Cinema (Cinè a Riccione) si è parlato dell’unico modo per salvare le monosale cittadine dalla chiusura: la multiprogrammazione. Ne sentiremo parlare presto, anzi, la vivremo nell’organizzazione dei nostri svaghi: al pomeriggio al cinema con i bimbi, nel preserale a vedere l’ultimo thriller, e la sera concerto. Il tutto nella sala che prima proponeva lo stesso film a oltranza per almeno una settimana. Sembra sarà il futuro. Vedremo!
Intanto già molte sale, anche nel corso dell’ultimo trimestre, hanno proiettato altro rispetto al film del momento. E una risposta positiva da parte del pubblico c’è stata. Ecco qualche esempio:

– giovedì 11 aprile il documentario Exhibition – Manet: Ritratti di vita incassa 26.968 euro ed è visto da 2.996 spettatori

– in occasione del 25° anniversario torna nelle sale mercoledì 29 maggio Akira che raccoglie 20mila spettatori per un incasso di 186 mila euro in 170 schermi, ottenendo la miglior media per sala della giornata (€ 1.094)

– mercoledì 12 giugno è la volta del concerto Take the Crown di Robbie Williams che attira 6.918 spettatori per un incasso di 79 mila 119 euro

L’esorcista, uscito mercoledì 19 giugno per il 40° anniversario in 182 sale, ha avuto 14.182 spettatori e ha incassato 98.326 euro. Un successo, considerando che la sera prima è stato trasmesso in televisione. Una dimostrazione dell’eccezionalità della visione cinematografica.

Nel frattempo, tutti gli operatori dello spettacolo sono sul piede di guerra per il recupero del tax-credit (certo, si tratta di un’agevolazione fiscale, ma potrebbero anche spiegarci meglio di cosa si tratta) e sembra che festival e produzione nazionale siano a rischio. Ogni giorno si succedono conferme e smentite e una vera soluzione al problema dei finanziamenti pubblici pare ancora ben lungi dall’essere trovata.

Di questo, del declino del 3D e di molto altro, si parlerà trasversalmente nell’analisi dei film che hanno caratterizzato il trimestre. Ma diamo prima un’occhiata ai singoli mesi per capire meglio com’è andata.

APRILE è una vera débâcle. L’assenza di un titolo forte in grado di riequilibrare i numeri affossa il mercato: da inizio anno la flessione nei biglietti venduti è pari al 7,16%, che analizzando gli incassi diventa ancora più consistente (-10,38%).

 

In MAGGIO, grazie anche alla Festa del Cinema, ma soprattutto a una programmazione vincente, il bilancio annuale migliora: vicino alla parità per numero di biglietti venduti (-0,84%) e in miglioramento per gli incassi (-6,30%).

GIUGNO più che positivo rispetto al 2012 grazie a un’ottima selezione di titoli in grado di funzionare al botteghino, ma il confronto è impari visto che l’anno scorso non c’era offerta. Migliorano di conseguenza i risultati da inizio anno: +5,7% nelle presenze e +0,4% negli incassi.

Per quanto riguarda la Festa del Cinema, con biglietti a 3 euro per i film normali e a 5 euro per i film in 3D, occorre fare alcune precisazioni: le presenze, rispetto al periodo dal 2 al 9 maggio, sono aumentate del 66%, passando da 1,351 milioni a 2,242 milioni. Gli incassi, però, sono diminuiti del 9,7%. Bene il confronto rispetto all’omologo periodo del 2012: i biglietti venduti sono incrementati del 48%. Si deduce quindi che sono aumentate le presenze ma non gli incassi. Sarà sufficiente per indurre il pubblico a frequentare maggiormente la sala cinematografica? Sono arrivati nuovi spettatori o quelli abituali hanno raddoppiato o triplicato le presenze? Può bastare per ridurre il cancro della pirateria? Le domande, senza risposta, sono tante…nel frattempo riflettiamoci su e vediamo dove collocarci e come abbiamo risposto all’evento.

Passiamo ora, come sempre, ai singoli film che hanno maggiormente caratterizzato il trimestre appena concluso. Si comincia con i titoli stranieri, si prosegue con quelli italiani, ordinati per data di uscita. Poi è tempo di flop, misteri, exploit e particolarità. Gli incassi sono calcolati al 30 giugno 2013.


I FILM DEL TRIMESTRE

DATA DI USCITA 4 APRILE 2013 – INCASSO € 2.108.770

Esce già circondato da un’aura di culto derivante dal fatto di veder collaborare di nuovo il regista Derek Cianfrance e la star Ryan Gosling dopo l’acclamato Blue Valentine del 2010. Per gli amanti del gossip è invece il film sul cui set è nato l’amore tra Gosling ed Eva Mendes, aspetto su cui la promozione ha giocato non poco. Uscendo dai risvolti scandalistici e restando al film, il risultato è un polpettone indigesto che punta sulla circolarità ma taglia i caratteri con l’accetta e non evita schematismi e forzature. Il pubblico italiano ha dimostrato di apprezzare (più del dovuto), probabilmente anche grazie alla presenza di Bradley Cooper fresco di successo globale con tanto di candidatura all’Oscar per Il lato positivo: debutto al 4º posto con 832 mila 245 euro in 234 schemi e solida media per sala di € 3.557. La seconda settimana si mantiene stabile al 4º posto, ma la media cala a € 1.590. Alla terza settimana scende all’ottavo posto, riducendo gli incassi di un ulteriore 46%, e la settimana successiva abbandona la top-ten raggiungendo la quindicesima posizione. Negli U.S.A. esce a fine marzo in 4 sale ottenendo una media prodigiosa di 69.864 dollari, ma quando passa a 1.542 schermi la media cala vertiginosamente a 3.189 dollari. Dimostrazione di un forte interesse da parte di pochi che non si traduce automaticamente in grandi numeri. Succede per i registi di culto (vedi l’analogo caso di The Master). Il risultato finale è di 21 milioni 404 mila dollari. Il resto del mondo aggiunge altri 14 milioni 83 mila dollari, che permettono di doppiare il budget di 15 milioni di dollari. I migliori incassi provengono da Francia (5 milioni 25 mila dollari) e Gran Bretagna (5 milioni 266 mila dollari).

OBLIVION

DATA DI USCITA 11 APRILE 2013 – INCASSO € 4.323.650

Tom Cruise è una delle poche star mondiali in grado, con la sua presenza, di attirare il pianeta al cinema. Un suo film può andare meglio o peggio di un altro, ma macina comunque milioni di dollari. Anche un flop ufficiale come Innocenti bugie ha incassato globalmente 262 milioni di dollari, doppiando il sostanzioso budget di 117 milioni di dollari. In questa stagione, dopo il sottovalutato Jack Reacher (217 milioni di dollari worldwide a fronte di un budget di 60 milioni di dollari), anche con Oblivion il rodato Tom fa il suo dovere di intrattenitore: 285 i milioni di dollari incassati in tutto il mondo, di cui solo 89 provenienti dal mercato U.S.A. Il 68,7% deriva quindi dal mercato extra-americano, con cifre record da Cina (23 milioni 860 mila dollari), Russia (19 milioni 135 mila dollari) e Gran Bretagna (16 milioni 277 mila dollari). Ma sono andati molto bene anche Francia (11 milioni 126 mila dollari) e Giappone (12 milioni 210 mila dollari). In Italia il debutto è direttamente al primo posto nel primo giorno di programmazione (167 mila 220 euro) e nel primo week-end (un milione 558 mila 300 euro), con una media, nei 503 schermi a disposizione, di € 3.098. A penalizzare un po’ i numeri è il sole che splende alto dopo il rigore invernale, che scopriremo però ben lungi dall’essere terminato. Alla seconda settimana perde solo il 36%, ma scende in terza posizione, superato da Scary Movie 5, che conquista il podio, e Attacco al potere, in seconda posizione, pur con meno sale a disposizione (336 contro le 494 di Oblivion). Alla terza settimana arriva Iron Man e gli spettatori sono tutti per lui, ma il fido Tom si mantiene al 4º posto aggiungendo altri 538 mila 425 euro. Alla quarta settimana è ancora in top-ten all’ottavo posto.

LE AVVENTURE DI TADDEO L’ESPLORATORE

DATA DI USCITA 11 APRILE 2013 – INCASSO € 658.280

Forte del successo clamoroso ottenuto in patria (quasi 24 milioni di dollari, battendo L’era Glaciale 4, Brave e Hotel Transylvania), il cartone animato spagnolo di Enrique Gato trova la strada della distribuzione anche in Italia. Abbandonato il 3D, che per i cartoni non funziona granché (siamo alle solite, una famiglia non può fare un mutuo per andare al cinema), il film viene distribuito quasi esclusivamente in 2D e in soli spettacoli pomeridiani ottenendo spesso il tutto esaurito. I numeri, considerando i pochi spettacoli a disposizione, spesso concentrati nel week-end, non sono enormi, ma dimostrano l’interesse verso un’animazione senza troppe sorprese di onesto intrattenimento. Il debutto è all’ottavo posto con 142 mila 829 euro e una media, per le ragioni di cui sopra, piuttosto bassa (€ 464) nei 308 schermi a disposizione. Alla settimana successiva le sale calano a perpendicolo (42), il film scende in undicesima posizione, ma la media ha una brusca impennata (€ 4.936), segno evidente dell’interesse crescente del pubblico. La Eagle Pictures capisce il potenziale del cartone e aumenta ancora le sale, che alla terza settimana diventano 147, ma la media scende a € 890. Che dire, chi ha pane non ha denti e viceversa.

NELLA CASA

DATA DI USCITA 18 APRILE 2013 – INCASSO € 739.390

Il prolifico François Ozon non ha mai ottenuto grandi riscontri di pubblico in Italia e anche l’ultima fatica non si impone a livello numerico. Dimostra però una discreta tenuta e un’ottima media per sala, segno di un buon passaparola. Il film viene distribuito dalla Bim in 78 sale e debutta al decimo posto con 218 mila 665 euro. La media per sala di € 2.803 è la terza migliore della classifica dopo Scary Movie 5 e Attacco al potere. Alla seconda settimana aumentano leggermente gli schermi (85), la media è ancora buona (€ 2.324) e il film scende in dodicesima posizione. Viaggia ancora nella top-20 per qualche settimana a riprova dell’interesse del pubblico. A livello internazionale è grande il successo in Francia, con 9 milioni 529 mila dollari (45º posto nella classifica dei più visti del 2012), si piazza bene in Spagna (2 milioni 14 mila dollari) e ottiene riscontri positivi in Gran Bretagna (1 milione 269 mila dollari). Negli Stati Uniti l’uscita limitata in 36 sale gli permette comunque di incassare 390 mila dollari. Dominerà sicuramente nelle arene estive.

ATTACCO AL POTERE

DATA DI USCITA 18 APRILE 2013 – INCASSO € 3.685.120

Ha il vantaggio di essere il primo dei due attesi film sulla Casa Bianca sotto attacco (l’altro è White House Down di Roland Emmerich). Non va certo per il sottile, ma intercetta un pubblico che vuole azione, eroi integerrimi, assenza di sfumature, retorica e patriottismo. Il debutto è migliore delle attese: nel primo giorno di programmazione è subito primo (120 mila euro) e con la migliore media per sala. Il week-end lo vince Scary Movie 5, ma ha più sale a disposizione. Al secondo posto l’incasso è di un milione 282 mila 272 euro e la media per sala (€ 3.816) è la migliore della top-ten. La situazione si inverte la settimana successiva, con Scary Movie 5 che prevedibilmente scende, mentre il film di Antoine Fuqua si mantiene stabile al secondo posto dietro al ciclone Iron Man 3. Resiste in top-ten per quattro settimane, sicuramente un buon risultato considerando quanto gli action brucino in fretta il loro potenziale (in media la permanenza in classifica non supera le tre settimane). Negli U.S.A. non sfonda per poco più di un milione il muro dei 100 milioni di dollari, ma a ripagare il budget di 70 milioni di dollari ci pensa il resto del mondo con altri 62 milioni di dollari. Un risultato discreto ma non stratosferico, con punte in Australia (5 milioni 347 mila dollari) e Gran Bretagna (9 milioni 538 mila dollari). Il risultato italiano è uno dei migliori d’Europa. A batterlo, ma di poco, solo la Russia, che risponde sempre con entusiasmo agli action d’oltreoceano.

IRON MAN 3

DATA DI USCITA 24 APRILE 2013 – INCASSO € 16.062.388

È il film dei record, non solo in Italia ma in tutto il mondo, in grado di invertire la tendenza negativa di aprile. È il primo degli Avengers ha tornare in solitaria dopo il clamoroso successo globale del film di Joss Whedon e i risultati superano le più rosee previsioni. Per restare all’Italia, nei primi cinque giorni di programmazione incassa 8 milioni 577 mila euro e ben un milione 60 mila 145 spettatori affollano le sale cinematografiche. I cinema (862) fanno a gara per programmarlo e la media per schermo è altissima (€ 8.053). La seconda settimana, nonostante mantenga la prima posizione, il calo è notevole (2 milioni 135 mila euro), anche a livello di media (€ 2.572), ma è una un week-end di calo generalizzato al botteghino che perde il 53% rispetto al precedente. In ogni caso sembra proprio che la maggior parte del pubblico abbia deciso di accorrere immediatamente all’evento piuttosto che attendere. La terza settimana è quella della Festa del Cinema e ovviamente gli incassi, con il biglietto a 3 euro (5 per il 3D) sono molto più bassi, ma il film è ancora sul podio. Per chiarire il concetto, il calo degli incassi del 60% corrisponde comunque a 230 mila biglietti staccati, nello stesso periodo dell’anno scorso The Avengers ne staccava 144 mila. Alla quarta settimana arrivano Il Grande Gatsby e il ciclone Violetta e Iron Man 3 scende al terzo posto. È quinto alla settimana successiva e resiste al nono a fine maggio. Un successo davvero eclatante, indipendente dalla riuscita o meno del film ma dovuto a un marketing senza tregua e all’eredità degli Avengers. Il 3D conferma il suo declino: nonostante un numero superiore di copie 3D, 446 contro le 416 tradizionali, gli spettatori sono stati 850 mila contro il milione e 400 mila per la versione 2D. Negli U.S.A. esce due settimane dopo rispetto all’Italia e nel week-end ottiene la cifra record di 174 milioni 145 mila dollari. A fine giugno i milioni diventano 406. In pratica raddoppiati gli incassi mondiali rispetto a Iron Man 2: da 624 milioni di dollari a 1.210, che posizionano il film di Shane Black al quinto posto negli incassi di sempre. Nel resto del mondo si distingue senza dubbio l’incasso della Cina di 121 milioni di dollari. Occorre però considerare che per il mercato cinese è stata prevista una versione specifica con sequenze aggiuntive rispetto agli altri paesi. Pare che la causa sia che, trattandosi di una co-produzione U.S.A. – Cina, il governo cinese abbia posto regole ben precise: almeno il 30 per cento del budget deve provenire dalla Cina, almeno il 30% degli attori principali devono essere cinesi, e i temi trattati nel film devono considerare soprattutto argomenti relativi alla Cina. Condizioni impossibili da accettare per una versione internazionale, ma decisamente bypassabili tramite una versione ad hoc. Di rilievo anche gli incassi di Corea del Sud (64 milioni 212 mila dollari), Gran Bretagna (57 milioni di dollari), Brasile, Messico e Russia (tutti sopra ai 40 milioni di dollari). E il film? La critica si piega al gioco e al carisma di Robert Downey, Jr., ma senza superlativi, limitandosi ad accettare il risultato per quello che è: un prodotto di intrattenimento spettacolare che funziona. Colpo grosso, infine, per Gwyneth Paltrow, da anni più icona glamour che attrice e invece ancorata a un brand che la riporta alla ribalta con il minimo sforzo e il massimo risultato mediatico. Ce la dovremo sorbire, impettita e vincente, sulla copertina di riviste patinate per altri lustri a venire.

HANSEL & GRETEL: CACCIATORI DI STREGHE

DATA DI USCITA 1 MAGGIO 2013 – INCASSO € 2.718.780

Distrutto dalla critica ha in realtà il pregio di giocare a carte scoperte. È un film tutt’altro che raffinato che punta dritto all’intrattenimento. Se si accetta questo postulato, funziona. I superlativi sono altrove, ma sarebbe ingrato non riconoscergli il merito di dare al pubblico ciò che si aspetta: azione, una coppia che funziona, una sceneggiatura attenta a rivitalizzare la favola con una certa originalità. Girato nel 2011, annunciato nelle sale U.S.A. per marzo 2012, è stato poi posticipato a gennaio 2013. Anche in Italia per un certo periodo sembrava dovesse uscire direttamente in dvd. In America debutta al primo posto, ma a fine sfruttamento gli incassi si fermano a 55 milioni 704 mila dollari. È il resto del mondo che aggiunge altri 170 milioni di dollari, incidendo sul totale di 225 milioni 704 mila dollari nella misura del 75,3%. Un buon successo, considerando anche il budget “medio” di 50 milioni di dollari. Se era prevedibile un buon riscontro in Germania (trattasi infatti di co-produzione Germania / U.S.A.), anche se 18 milioni 324 mila dollari sono davvero tanti, stupiscono di più i 22 milioni 793 mila dollari del Brasile. Una patata bollente che si trasforma in inaspettato successo, tanto che i rumors ipotizzano già un possibile seguito.

EFFETTI COLLATERALI

DATA DI USCITA 1 MAGGIO 2013 – INCASSO € 1.736.230

La domanda è: ma il prolificissimo Steven Soderbergh, che negli ultimi anni ha firmato dai due ai tre lungometraggi a stagione, non aveva dichiarato che non avrebbe più diretto film? In attesa di Behind the Candelabra, presentato con successo a Cannes, dirige un thriller dai tanti buchi ma in grado di intrigare. Un tipico prodotto medio che non lascerà particolari tracce nella filmografia del regista e nella memoria dello spettatore, ma che consente di trascorrere un paio d’ore altrove. Debutto in Italia, grazie anche al cast prestigioso (marchio di fabbrica del regista), al terzo posto nel primo week-end di programmazione. Dimostra una certa tenuta grazie anche alla Festa del Cinema, che aumenta gli spettatori ma non gli incassi. Resta in top-ten per quattro settimane e in top-20 per sei. Negli U.S.A. esce wide ma non va oltre i 32 milioni di dollari complessivi. Nel resto del mondo si distingue solo in Gran Bretagna, con 7 milioni 596 mila dollari.

NO – I GIORNI DELL’ARCOBALENO

DATA DI USCITA 9 MAGGIO 2013 – INCASSO € 440.800

Candidato agli Oscar come Miglior Film Straniero, ha la “sfortuna” di uscire proprio nel week-end della Festa del Cinema. Considerando le 35 sale in cui viene distribuito, debutta al 13° posto con 66 mila 531 euro ma sfoggia la migliore media per sala del week-end (€ 1.901). La Bolero dimostra di credere al film e aumenta le copie in circolazione che diventano 50 e il film, caso piuttosto raro, entra in top-ten (al 10° posto) alla terza settimana di programmazione. Negli U.S.A. esce in 99 schermi a ridosso degli Oscar e incassa 2 milioni 344 mila dollari. Viene distribuito in tutto il mondo, e questo per un piccolo film è già un grande risultato, ottenendo l’incasso più alto in Cile (un milione 243 mila dollari). Risultato prevedibile, considerando che il film racconta la originale e vincente campagna promozionale organizzata, proprio in Cile, dall’opposizione per il referendum imposto a livello internazionale a Pinochet circa la prosecuzione del suo mandato presidenziale.

LA CASA

DATA DI USCITA 9 MAGGIO 2013 – INCASSO € 1.587.565

Narra la leggenda che tutto sia cominciato da un corto di Fede Alvarez disponibile su internet in grado di folgorare Sam Raimi (Ataque de Pánico! del 2009). Un corto a bassissimo budget (si favoleggia 300 dollari), in cui l’estroso giovane regista racconta, con grande padronanza del mezzo cinematografico, un’invasione aliena a Montevideo, in Uruguay, sua città natale. Il resto è storia, perlomeno del cinema, perché Raimi gli ha affidato la regia del remake del suo piccolo film del 1981, per molti di culto, capace di catapultarlo all’attenzione del pubblico mondiale. Se il risultato si lascia apprezzare per la capacità di rimettere mano con professionalità a un ormai classico, resta da capirne la reale necessità, forse unicamente economica. L’accoglienza è stata molto buona, soprattutto negli States, dove il film ha debuttato direttamente al primo posto con 25 milioni 776 milioni di dollari che, a fine sfruttamento, sono diventati 54 milioni 240 mila. Un ottimo riscontro se si considera il costo contenuto (17 milioni di dollari) e i buoni risultati worldwide (altri 42 milioni di dollari), con l’apice in Germania (6 milioni 473 mila dollari). In Italia è stato “vittima” della Festa del Cinema, nel senso che il pubblico ha risposto con entusiasmo, ma i numeri sono stati inevitabilmente piccoli. Nel primo week-end incassa quasi 500 mila euro ottenendo la migliore media per sala (€ 1.811). A prezzo pieno l’incasso avrebbe ampiamente superato il milione di euro. Buona, comunque, la tenuta anche nella seconda settimana, dove scivola solo di una posizione aggiungendo altri 441 mila euro. Alla terza raggiunge il 6º posto e, come ogni horror che si rispetti, dalla quarta settimana scompare di scena.

IL GRANDE GATSBY

DATA DI USCITA 16 MAGGIO 2013 – INCASSO € 7.240.950

Ogni film con Leonardo DiCaprio è un evento mediatico. Se a questo si aggiunge la firma di Baz Luhrmann, un regista che non può lasciare indifferenti, l’origine letteraria (l’omonimo  romanzo di Francis Scott Fitzgerald) e la scelta del film per aprire nella sontuosità il festival di Cannes, i buoni risultati erano ipotizzabili. Una versione personale di un classico è però sempre un salto nel buio, e in ballo c’è un budget consistente (105 milioni di dollari) da recuperare. Questa volta, invece, nonostante parte della critica storca il naso, il film commercialmente funziona molto bene. Negli U.S.A. il debutto è superiore ai 50 milioni di dollari e l’incasso finale è di 142 milioni 506 mila dollari. Il resto del mondo aggiunge altri 179 milioni di dollari con cifre record provenienti da Australia (22 milioni di dollari), patria del regista, e Gran Bretagna (23 milioni 556 mila dollari). L’Italia contribuisce al successo grazie a un’ottima risposta da parte del pubblico. Il film debutta infatti nell’ultimo giorno della Festa del Cinema con quasi 155 mila spettatori, segnando la miglior apertura dell’anno dopo quella di Iron Man 3 (200 mila presenze). Considerando l’ingresso ridotto l’incasso si avvicina ai 600 mila euro. Se il prezzo fosse stato pieno il film avrebbe guadagnato circa un milione 300 mila euro. Nel primo week-end il primo posto è inevitabile, con 2 milioni 891 mila euro e una media per sala di tutto rispetto (€ 3.881). Alla settimana successiva arrivano i truzzi di Fast & Furios 6 e l’evento di Sorrentino e il film scivola al terzo posto, aggiungendo però un altro milione 597 mila euro. Per cinque settimane resta nella top-ten e dalla sesta piomba al 19° posto per lasciare spazio ai colossi estivi. Maggiore il numero di copie in 2D (453) rispetto al 3D (295), ma la preferenza del pubblico è stata in proporzione molto superiore per la versione tradizionale (855 mila spettatori) rispetto a quella stroboscopica (187 mila spettatori). Un’ulteriore conferma della disaffezione nei confronti di uno strumento del cui abuso si stanno pagano le conseguenze.

FAST & FURIOUS 6

DATA DI USCITA 22 MAGGIO 2013 – INCASSO € 12.839.790

Il mondo ha deciso che vuole ancora avere a che fare con Dominic Toretto & friends. Dopo una quinta puntata che ha incassato worldwide 626 milioni di dollari era inevitabile che arrivasse un’ulteriore tappa al testosterone. Così è stato, e visti i numeri ancora superiori (683 milioni di dollari a sfruttamento non ancora concluso) è già in cantiere la settima puntata che uscirà nel 2014. Che dire, inutile andare ostinatamente controcorrente, a volte si può anche seguire il flusso. Il film, pur volando molto basso, ha il pregio di mantenere ciò che promette: azzerare la plausibilità a favore dei superlativi, sia che riguardino i muscoli (un’unica inquadratura fatica a contenere sia Vin Diesel che The Rock) che le evoluzioni automobilistiche (i due inseguimenti, quello centrale e il conclusivo, occupano da soli metà film, il resto sono botte). Trend in crescita ovunque. Negli U.S.A. è il maggior successo del franchise, così come in Italia, dove il primo giorno di programmazione incassa subito un milione 326 mila euro. Dopo cinque giorni il bottino è già di 7 milioni 333 mila euro e nel week-end è record con 5 milioni 718 mila euro e media stellare per sala di € 8.611. Ovviamente nelle settimane successive i numeri si ridimensionano, ma il film di Justin Lin resta in top-ten per cinque settimane consecutive. Negli altri paesi, gli incassi maggiori provengono da Gran Bretagna (38 milioni 165 mila dollari), Messico (35 milioni 681 mila dollari) e Russia (34 milioni 245 mila dollari). Gli incassi extra-americani incidono sul totale nella misura del 65,7%. A livello mondiale, il brand ha finora fruttato 2.274 milioni di dollari, con una media a film di 379 milioni di dollari. Cifre da capogiro.

EPIC – IL MONDO SEGRETO

DATA DI USCITA 23 MAGGIO 2013 – INCASSO € 2.560.240

Visti gli ingenti investimenti (100 milioni di dollari), ambiva probabilmente a numeri maggiori, invece l’ultima fatica della Blue Sky si mantiene su livelli dignitosi lontani però da qualunque record. C’è anche da dire che il film, cui va sicuramente il merito almeno di non essere un sequel o reboot o prequel, è piuttosto ordinario e al di là di una tecnica prodigiosa non stupisce granché. In U.S.A. l’obiettivo dei 100 milioni di dollari è raggiunto per un soffio (103 milioni 331 mila dollari), il resto del mondo aggiunge altri 128 milioni 600 mila dollari, con il maggior risultato dalla Gran Bretagna (19 milioni 617 mila dollari). In Italia stenta più che altrove. Nel primo week-end si ferma al 4° posto nonostante le 634 sale a disposizione (un milione 197 mila euro). Al week-end successivo perde schermi (resta in 475 sale) ma solidifica la media guadagnando un 5° posto (582 mila euro). Resiste per quattro settimane in top-ten, ma soffre la concorrenza della riedizione dei classici Disney. Le sale che propongono la versione 3D sono completamente disertate.

 

UNA NOTTE DA LEONI 3

DATA DI USCITA 30 MAGGIO 2013 – INCASSO € 12.351.310

Il primo film esce in Italia nel giugno del 2009. Nonostante la simpatia del cast e l’originalità della sceneggiatura, che trasforma una commedia all’apparenza come tante in una sorta di thriller adrenalinico e spumeggiante, il film ottiene un incasso di poco superiore ai 4 milioni di euro. Il recupero avviene in dvd, dove il passaparola fa il suo dovere, e la seconda puntata, uscita a maggio del 2011, nonostante il film si limiti a copiare senza estro il capostipite, incassa ben 9 milioni 349 mila euro. Dopo due anni il team al completo ritorna per il capitolo conclusivo e in Italia fa il botto. Nel primo giorno di programmazione supera il milione di euro e alla fine del primo week-end ottiene un bottino di ben 6 milioni 188 mila euro, con una media per sala stellare (€ 9.964). Alla seconda settimana il calo è del 64%, ma il film mantiene la prima posizione, aggiungendo altri 2 milioni 211 mila euro. Anche gli infrasettimanali sono molto alti, tra i 500 mila euro e il milione. Un vero boom. In controtendenza rispetto agli U.S.A., dove il debutto è sì al secondo posto, con 41 milioni 671 mila dollari dietro a Fast & Furious 6 con quasi 100 milioni di dollari, ma il successo si sgonfia rapidamente, consentendo comunque un totale superiore ai 110 milioni di dollari. Ben lontani i fasti del primo (277 milioni di dollari) e del secondo episodio (254 milioni di dollari), veri blockbuster di stagione. Il mercato extra-americano incide sul totale di 338 milioni di dollari nella misura del 67,3%. L’Italia figura tra i mercati più redditizi dopo Gran Bretagna e Germania (entrambe con incassi superiori ai 29 milioni di dollari) e Australia (19 milioni 150 mila dollari).

AFTER EARTH – DOPO LA FINE DEL MONDO

DATA DI USCITA 6 GIUGNO 2013 – INCASSO € 4.101.565

Sarà ricordato come il grande flop di Will Smith & Son, o come la conferma dell’astro calante di M. Night Shyamalan. Negli U.S.A. l’insuccesso è stato enorme: solo 58 milioni 351 mila dollari. Neanche Sette anime di Gabriele Muccino era andato così male (70 milioni di dollari), ma, soprattutto, era costato meno della metà di After Earth (55 milioni di dollari contro 130). Questa volta non bastano gli incassi internazionali a risollevare le sorti del film, nonostante gli aiuti consistenti della solita Russia (16 milioni 916 mila dollari) e del Messico (13 milioni 418 mila dollari). In Italia se la cava discretamente, l’accoppiata Smith + fantascienza attira infatti il pubblico delle multisale che non si pone troppe domande nella scelta di un film. Debutto al 2º posto con un milione 746 mila 144 euro e una media per sala di tutto rispetto vicina ai 4 mila euro. Mantiene il 2º posto anche alla settimana successiva ed è terzo nelle due ulteriori settimane, caratterizzate da un calo generalizzato degli incassi dato l’arrivo, finalmente, del caldo. In ogni caso una tenuta piuttosto buona per un film quasi totalmente massacrato da critica e pubblico.

INTO DARKNESS – STAR TREK

DATA DI USCITA 12 GIUGNO 2013 – INCASSO € 2.102.700

C’è poco da fare, in Italia la saga di Star Trek non ha mai attecchito e continua a non attecchire. C’è uno zoccolo duro di fedelissimi (pare che trekkies non sia molto gradito ai fan), ma rimane fenomeno lontano dai grandi numeri. Se Star Trek – Il futuro ha inizio aveva incassato solo 2 milioni 270 mila euro (e 386 milioni di dollari in tutto il mondo), il secondo capitolo del reboot operato da J.J.Abrams conferma il trend. Dopo un mercoledì di debutto particolarmente moscio (terzo posto dietro Una notte da Leoni 3 e After Earth), recupera nel week-end conquistando la prima posizione, ma il dato del fine settimana è inferiore al milione di euro. Non aiuta il meteo: dopo una primavera inesistente, al primo caldo minimamente duraturo l’ultima cosa a cui la gente pensa è chiudersi in una sala cinematografica. Alla seconda settimana il film boccheggia in seconda posizione con 373 mila euro e alla terza è quinto e ormai a fine corsa, con un totale in linea con il capostipite. Da notare, però, che il precedente film della saga non godeva del sovrapprezzo per il 3D. In crescita, invece, gli incassi mondiali, che a sfruttamento non ancora concluso portano nelle casse della Paramount 439 milioni di dollari. I maggiori numeri provengono da Cina (57 milioni di dollari) e Gran Bretagna (40 milioni di dollari). Visto l’andamento è probabile che nemmeno stavolta siamo riusciti a liberarci della saga.


ITALIA

BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE

DATA DI USCITA 4 APRILE 2013 – INCASSO € 3.278.780

In principio fu il romanzo d’esordio di Alessandro D’Avenia, tradotto e distribuito con successo in venti paesi. La trasposizione ad opera di Giacomo Campiotti, grazie anche ad un’ottima campagna promozionale che fa leva sui teenagers puntando sulla colonna sonora dei Modà, debutta subito al primo posto con 131 mila euro in 352 schermi (che diventeranno 410 tra sabato e domenica). La sfida del week-end la vincono I Croods, ma il film ottiene un lusinghiero secondo posto con un milione 163 mila euro e una discreta media per sala (€ 2.837). Nel week-end successivo dimezza gli incassi (è uno dei primi, se non l’unico, fine settimana primaverili) ma mantiene la seconda posizione, battendo anche la nuova entrata Ci vediamo domani targata Medusa. Il sorpasso avviene alla terza settimana, dove Brignano sale al 4° posto e Campiotti scende al quinto. Ormai, però, il più è fatto e alla quarta settimana il film esce dalla top-ten e raggiunge l’undicesima posizione. Nel giugno del 2013 ha vinto al Golia Awards il “Premio Step” come Peggior Film per Teenager.

IL VOLTO DI UN’ALTRA

DATA DI USCITA 11 APRILE 2013 – INCASSO € 120.150

Presentato al festival di Roma, arriva senza il supporto di alcuna promozione in 104 sale e nessuno se lo fila. Non bastano le critiche positive e il richiamo del regista, da sempre di nicchia, o della protagonista Laura Chiatti ad accendere i riflettori sul film che è prima di tutto vittima delle troppe uscite. Con 12 nuovi titoli in un solo week-end è inevitabile che qualcuno rimanga a bocca asciutta. Nel giovedì di debutto il film è sedicesimo, con 5.443 euro e una media per sala di appena 70 euro, posizione confermata nel week-end con un incasso di 72 mila 991 euro. Ottiene maggiori introiti lo spagnolo Ghost Academy in sole 31 sale. Alla settimana successiva praticamente scompare dalla circolazione. Domanda: ha senso bruciare così un film? Non sarebbe opportuno razionalizzare le uscite in modo da valorizzare ogni singolo titolo?

PASSIONE SINISTRA

DATA DI USCITA 18 APRILE 2013 – INCASSO € 804.650

Marco Ponti, da sempre cantore di una briosa superficialità, traspone l’omonimo romanzo di Chiara Gamberale e tenta la strada, molto battuta in questa stagione, della commedia socio-politica. La 01 Distribution dimostra di credere nel progetto che esce in 277 sale, ma il pubblico snobba il film che esordisce al 7° posto con 351 mila 430 euro e una media per sala non esaltante (€ 1.269). Alla settimana successiva calano schermi (201) e posizione in classifica (9° posto) ma la media resta stabile. Crollo a perpendicolo, invece, alla terza settimana: il film resta in sole 41 sale e raggiunge il 20° posto. Le critiche non sono state morbide con il film, definito pieno di luoghi comuni e stereotipi su destra e sinistra proprio nel tentativo di metterli alla berlina, invece gli spettatori, che probabilmente le critiche non le hanno lette, non hanno nemmeno avuto modo di capire che il film era nelle sale a causa di una promozione assente.

VIAGGIO SOLA

DATA DI USCITA 24 APRILE 2013 – INCASSO € 1.716.950

Commedia sulla carta controcorrente rispetto ai soliti modelli femminili imposti al cinema, ma soprattutto in tv, il film di Maria Sole Tognazzi arriva sugli schermi toccando le giuste corde del pubblico, attraverso una promozione che passa dalla presentazione del film in sala di autrice e protagonisti, a interviste rilasciate ad hoc nei settimanali più venduti. La curiosità c’è, soprattutto per il mestiere della protagonista, ospite a sorpresa con il compito di valutare alberghi di lusso. Tolte le professioni dei personaggi però, (c’è anche Stefano Accorsi che consegna a domicilio verdura biologica), il film resta incerto sulla direzione da prendere e affida alle parole il compito di spiegare ciò che le immagini invece smentiscono. Il personaggio interpretato dalla Buy infatti, forse a causa della Buy stessa, tutto sembra meno che emancipato e risolto e la sua progressione verso la consapevolezza pare più forzata che fluida. Comunque sia il lancio funziona e il film debutta al quinto posto (397 mila euro) con la migliore media per sala del week-end (€ 4.512 in 88 cinema). Alla settimana successiva aumenta il numero degli schermi (132), perde solo il 16% e sale di una posizione al box-office. Caso più unico che raro, resiste in top-ten per cinque settimane, beneficiando anche, a livello di presenze, della Festa del Cinema. A fine giugno è ancora in una decina di schermi e con tutta probabilità sarà uno dei titoli di punta nella programmazione delle arene estive. L’ennesimo David di Donatello (la cui diretta tv non l’ha vista nessuno e ha ottenuto commenti poco lusinghieri) vinto da Margherita Buy (piuttosto fuori parte nel ruolo di una donna determinata e autonoma) non lascia traccia al botteghino.

MIELE

DATA DI USCITA 1 MAGGIO 2013 – INCASSO € 654.920

Debutto alla regia di un’attrice molto amata in Italia e all’Estero (dove il film probabilmente si rifarà), tema forte, presentazione in concomitanza con il festival di Cannes dove le recensioni sono mediamente positive, distribuzione generosa della Bim (102 copie), eppure il film non decolla. Al primo week-end si ferma al 9° posto con 145 mila euro e una media per sala non esaltante (€ 1.424). Con la Festa del Cinema, aumentano gli spettatori ma non gli incassi, e il film finisce fuori dalla top-ten. Rientra al 10° posto alla terza settimana, ma è un ultimo bagliore. L’amministratore della BIM, Valerio De Paolis, ha dichiarato che il film è stato vittima della Festa del Cinema, che lo ha affossato a livello di incassi. Probabilmente all’insuccesso, o al mancato successo, hanno contribuito una serie di elementi: il tema scottante, soprattutto per il nostro paese in cui ogni visione laica è bandita, un trailer non propriamente accattivante e forse anche un titolo depistante.

LA GRANDE BELLEZZA

DATA DI USCITA 21 MAGGIO 2013 – INCASSO € 6.089.369

Medusa distribuisce con coraggio il film di Paolo Sorrentino in contemporanea con il Festival di Cannes, facendolo uscire addirittura di martedì. La lezione dell’anno scorso con Reality di Matteo Garrone, posticipato a fine settembre e disertato dal pubblico, è stata recepita. Nonostante l’assenza di premi, su cui i giornali italiani fanno consueto provinciale salotto, il film si comporta molto bene al botteghino, diventando il maggiore successo commerciale di Sorrentino. Per una congiunzione astrale positiva rientra tra quelli da vedere. File un po’ in tutta Italia, quindi, anche nei giorni feriali, per quello che diventa un rito collettivo. Poco importa, sicuramente a Medusa, che i commenti più sentiti siano “boh, a me non è piaciuto!”, “ma non c’è una storia!”, “bravo Servillo, però…”, i numeri premiano il film e dimostrano un interesse che non si ferma con il primo vero caldo. Esordisce al 2º posto con un milione 888 mila euro nel week-end (che sommati ai feriali diventano 2 milioni 262 mila euro) e una media per sala piuttosto buona (€ 4.261 in 443 schermi). Ottima tenuta alla settimana successiva, dove scende di una posizione aggiungendo un milione 355 mila euro al già cospicuo bottino. Media per sala ancora buona (€ 2.964). Fino a fine giugno resta nella top-ten e nelle posizioni alte della classifica dimostrando un favore che non si placa e che continuerà, con numeri ovviamente minori, probabilmente per tutta l’estate. Al successo del film contribuisce sicuramente lo stesso regista, che è prima di tutto un ottimo comunicatore e accompagna il film in giro per l’Italia accendendo ovunque vivaci dibattiti. Critica divisa.


FLOP

JIMMY BOBO – BULLET TO THE HEAD

DATA DI USCITA 4 APRILE 2013 – INCASSO € 299.600

Sylvester Stallone come Arnold Schwarzenegger: funziona insieme agli altri ripescati degli anni ’80 (I Mercenari – The Expendables e relativo seguito), ma da solo è tremendo flop. Come The Last Stand – L’ultima sfida, anche Jimmy Bobo, infatti, non se lo fila nessuno, in Italia come nel resto del mondo. Non bastano l’anticipazione al festival di Roma, le critiche positive, il ritorno di Walter Hill alla regia: il disinteresse è totale. In Italia, nel week-end di debutto, è settimo con appena 300 mila euro in 240 schermi e la peggior media per sala della top-ten (€ 1.248). Negli U.S.A., nonostante l’uscita wide, non raggiunge i 10 milioni di dollari complessivi. Supera il milione di dollari solo in Francia, Messico, Russia e Gran Bretagna. Probabilmente, svanito l’effetto revival, le icone anni ’80 non hanno più carburante per imporsi agli occhi del pubblico con nuovi personaggi.

L’IPNOTISTA

DATA DI USCITA 11 APRILE 2013 – INCASSO € 229.000

Un best seller internazionale (di Lars Kepler), un regista (Lasse Hallström) per tutte le stagioni, che torna in patria dopo anni di trasferta hollywoodiana, e una produzione svedese che tenta di cavalcare l’onda del thriller nordico. Risultato però modesto, cui non giova la distribuzione della BIM in prevalenza nelle sale d’essai. Nel primo week-end in Italia debutta al nono posto con 137 mila 900 euro in 118 schermi (media per sala tutt’altro che memorabile di € 1.169). Alla settimana successiva è già 17° in 64 sale, con una media di appena 736 euro. Non esiste una terza settimana. Non eccezionale nemmeno il risultato in Svezia, dove esce a settembre 2012 e nella classifica annuale si posiziona al 22° posto con 3 milioni 803 mila dollari.

LE STREGHE DI SALEM

DATA DI USCITA 24 APRILE 2013 – INCASSO € 286.900

Si preannuncia come l’horror definitivo di Rob Zombie, prima cantante alternative metal e poi regista horror di successo poco incline al compromesso. La montagna partorisce il suo topolino, che si apprezza per la coerenza stilistica a sprezzo del ridicolo, ma che non buca, pardon squarcia, lo schermo come si sperava. Tra le tante scelte discutibili quella di assegnare la parte da protagonista alla sua musa/moglie Sheri Moon Zombie, bella ma decisamente catatonica. Negli U.S.A. l’uscita limitata in 354 schermi porta a un bottino di un milione 166 mila dollari. In Italia debutta all’ottavo posto in ben 196 sale con una media di € 1.248 e dalla settimana successiva è già fuori dai primi venti incassi del week-end. Particolarmente generosa la distribuzione nazionale ad opera della Notorius Pictures, considerando che nel mondo non viene praticamente distribuito, ad eccezione di Spagna, Lituania e Russia con risultati quasi nulli.

SOLO DIO PERDONA

DATA DI USCITA 30 MAGGIO 2013 – INCASSO € 582.290

Drive ha consacrato l’originalità del regista Nicolas Winding Refn e la stella di Ryan Gosling, musa della sottrazione all’ennesima potenza (tanto che c’è chi si comincia a domandare se possa anche fare altro, tipo muovere la faccia). Il problema, come sempre quando si è catapultati nel successo, è quello di creare aspettative che non rispondono al sentire dell’autore. È quello che accade con Solo Dio perdona, che ha letteralmente diviso il festival di Cannes, in cui è stato presentato in concorso, facendo però numericamente prevalere i fischi sugli applausi. Anche il pubblico non è accorso in massa, in Italia come nel resto del mondo. Da noi l’uscita a ridosso di Cannes è stata massiccia (175 copie), ma il primo giorno l’incasso è stato di un misero € 43.806, che nel primo week-end sono diventati un sesto posto, 289 mila 600 euro e una media per sala bassina (€ 1.549). Al secondo week-end il passaparola lo massacra facendogli perdere il 60% degli incassi e posizionandolo fuori classifica all’undicesimo posto. In U.S.A. esce il 19 luglio, mentre nel resto del mondo si distingue solo in Francia, dove raggiunge 3 milioni 662 mila dollari. A livello numerico una bella differenza rispetto a Drive nell’incasso complessivo: 5 milioni 756 mila dollari contro 76 milioni 175 mila dollari. Certo, le cifre non sono tutto e probabilmente il film è vittima di un misunderstanding mediatico. Ha buone chance di rifarsi in dvd.

BENVENUTI A SAINT-TROPEZ

DATA DI USCITA 13 GIUGNO 2013 – INCASSO € 8.659

Dopo il successo di Quasi amici siamo subissati di commedie francesi che non incassano un euro. Il film di Danièle Thompson ne è l’emblema. Distribuito con troppa generosità (60 copie), forse grazie alla presenza di Monica Bellucci (che non ha mai assicurato grandi incassi, anzi!), raggranella nel primo giovedì di programmazione 1.353 euro. Nel week-end è fuori dalla top-20 con 8.659 euro. Cifre da oratorio, per un film per cui non esiste una seconda settimana di vita nelle sale. La distribuzione ci prova traducendo Des gens qui s’embrassent (“persone che si abbracciano”) con un titolo che richiama i grandi successi italiani al Sud e al Nord delle ultime stagioni. Il trailer, per chi lo ha visto, non ha di certo aiutato, e nemmeno le dichiarazioni di Monica Bellucci (“finalmente non faccio la bella ma la scema”).


MISTERI

HATES – HOUSE AT THE END OF THE STREET

DATA DI USCITA 13 GIUGNO 2013 – INCASSO € 263.000

L’idea era probabilmente quella di sfruttare la popolarità in ascesa di Jennifer Lawrence, e sulla carta era un’ottima strategia. Il film è infatti uscito negli U.S.A. a settembre 2012 e la Lawrence ha vinto l’Oscar nel 2013 per Il lato positivo divenendo una giovane star. La scia lunga degli Oscar, però, così lunga evidentemente non è stata e attendere giugno si è rivelato fallimentare. A peggiorare le cose ci si è messo il clima. Dopo una primavera inesistente, infatti, il film di Mark Tonderai è incappato nel primo week-end davvero caldo. Risultato, quindi, da dimenticare: il giovedì di debutto si deve accontentare del sesto posto con appena 15 mila euro e nel primo week-end raggiunge la sconsolante cifra di 110 mila 587 euro, con una media micidiale (€ 510) in ben 217 sale. Al week-end successivo è già al 13° posto perdendo ben il 71%. Accoglienza piuttosto tiepida ovunque: 31 milioni 612 mila dollari negli Stati Uniti e solo 7 milioni 850 mila nel resto del mondo, ma il budget di appena 10 milioni di dollari è comunque ripagato. Curioso il cambio di titolo in Italia che ha mantenuto l’originale aggiungendo però Hates. Perché non tradurlo in italiano senza complicarlo ulteriormente?

IL FONDAMENTALISTA RILUTTANTE

DATA DI USCITA 13 GIUGNO 2013 – INCASSO € 123.450

Ha aperto il festival di Venezia raccogliendo tiepidi consensi ma riempiendo comunque le pagine dei giornali. Che senso ha avuto aspettare nove mesi per farlo uscire? Annunciato a primavera, e poi ulteriormente posticipato, il film di Mira Nair debutta il primo giovedì con € 7.870 e nel primo week-end è all’undicesimo posto con 70 mila 386 euro e 11.240 spettatori. Alla seconda settimana plana al 17º posto perdendo il 59%. Una vera débâcle. Uscita limitata negli U.S.A. in soli 58 schermi per un incasso di appena 529 mila dollari. Va un po’ meglio in Australia (578 mila dollari), maluccio in India (274 mila dollari), patria della regista, ed è quasi invisibile nel resto del mondo, con numeri insignificanti anche in Gran Bretagna (160 mila dollari). Probabilmente il romanzo di Mohsin Hamid del 2007, finalista al Booker Prize, da cui il film trae origine, non è stato sufficiente ad attirare l’attenzione del pubblico, e nemmeno il cast di volti forse più noti che famosi (Liev Schreiber, Kate Hudson, Kiefer Sutherland). Certo, il traino di Venezia, con un’uscita a ridosso della manifestazione, avrebbe potuto fare la differenza.


L’EXPLOIT

VIOLETTA – L’EVENTO

DATA DI USCITA 18 MAGGIO 2013 – INCASSO € 1.798.000

La Walt Disney ha visto giusto trasformando il successo di una serie televisiva in un evento dai grandi numeri. Tutto esaurito, infatti, con anche la necessità di aggiungere spettacoli, per la prima puntata della nuova serie della telenovela argentina per adolescenti, eccezionalmente disponibile in 377 sale per soli due giorni. Le prevendite avevano già lasciato intendere la portata del successo che è stato decisamente eclatante. Basta pensare che nella giornata di domenica ha addirittura battuto Il grande Gatsby al primo week-end (847 mila euro contro 843 mila per il film di Luhrmann) e la media per sala nel fine settimana è stata di ben € 4.769. Da notare il 2° posto nella classifica del week-end nonostante i due soli giorni di programmazione, contro i quattro di tutti gli altri film, e spettacoli per lo più pomeridiani. Esempio di multiprogrammazione di grande successo. Vista la risposta del pubblico, la Disney sta progettando di bissare in qualche modo l’iniziativa.


IL VERO EXPLOIT

VOGLIAMO VIVERE!

DATA DI USCITA 30 MAGGIO 2013 – INCASSO € 295.000

Complimenti alla Teodora che crede nella riproposizione del classico intramontabile di Ernst Lubitsch, distribuito in edizione restaurata e rimasterizzata. A distanza di 71 anni il binomio di forza e leggerezza si mantiene invariato e il pubblico, non solo agée, se ne accorge. Il debutto, in soli 15 schermi, è al 10º posto (56 mila 379 euro) con una media per sala vigorosa (€ 3.759), la più alta dopo Una notte da Leoni 3, superiore anche a Fast & Furious 6 e La grande bellezza. Alla seconda settimana il calo è solo del 22%, il film scende al 14º posto e la media resta alta (€ 3.127). Per dire, la nuova uscita Pauletteottiene risultati di poco superiori ma in ben 68 sale. Visto l’ottimo e inaspettato riscontro gli schermi raddoppiano e il film resta in top-20 fino alla fine di giugno, mantenendo sempre una media per sala sorprendente e buoni incassi anche negli infrasettimanali. Una risposta che dimostra come il pubblico non cerchi solo la novità e che potrebbe aprire la strada ad altre preziose riedizioni.


PENSA UN PO’

MONSTERS & CO. – 3D

DATA DI USCITA 13 GIUGNO 2013 – INCASSO € 289.960

Il trend è sempre più quello: convertire grandi successi del passato in 3D. Per l’animazione a titillare la Walt Disney è stato il successo incredibile de Il Re Leone. Con gli altri titoli (La bella e la bestia e Alla ricerca di Nemo), i numeri sono stati inferiori, ma a fronte di una spesa di circa 10-15 milioni di dollari, gli utili ci sono comunque stati. La riedizione di Monsters & Co. fa in realtà parte della calcolatissima promozione dell’imminente Monsters University, perché contribuisce ad accendere i riflettori sui personaggi del sequel. L’incasso italiano non ha brillato particolarmente, anzi, in proporzione hanno fatto molto meglio le riedizioni in digitale dei vecchi classici, ognuno per un solo week-end: Gli Aristogatti (€ 248.700), Il libro della giungla (€ 228.932) e Peter Pan (240.527). Quali le cause? Sempre le stesse, in parte l’uscita nel primo week-end di vero caldo, ma soprattutto una politica dei prezzi dei biglietti in 3D penalizzante per il pubblico. Se a fatica si spendono 11, 12 euro per un film nuovo, difficilmente si scuciono per una riedizione. L’assenza di ridotti per i pomeridiani e per le giornate tradizionali di sconto, una ridicola riduzione per i bambini (10 euro il biglietto ridotto), non fanno che peggiorare il quadro complessivo. Non è una novità, infatti, che circa il 70% degli incassi per un film di animazione provenga dagli schermi 2D. Per forza!! Una famiglia media rischia di dover ipotecare la casa per andare al cinema. Se poi ciò avviene per un film di cui si ha già il dvd accanto al televisore, stupisce che qualcuno al cinema ci sia comunque andato!


L’OCCASIONE MANCATA

HITCHCOCK

DATA DI USCITA 4 APRILE 2013 – INCASSO € 403.420

È stato strategicamente fatto uscire in America a fine 2012, in modo da permettergli di concorrere agli Oscar, ma nemmeno lì se lo sono filato (unica candidatura, non andata a buon fine, per il Trucco). E dire che era piuttosto atteso, ampiamente pubblicizzato, con un cast all star (tra gli altri Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel, Toni Collette e Danny Huston). Che cosa non ha funzionato allora? I riscontri critici parlano prevalentemente di approccio superficiale più incline alla caricatura che allo scavo sui personaggi. Alcuni poi hanno trovato limitativo che il film sia unicamente incentrato sul rapporto tra Alfred e la moglie Alma durante le riprese di Psyco (1960). Altri ancora sono rimasti male per il tono eccessivamente leggero e molto romanzato che si respira nella pellicola. Il pubblico, però, non lo ha snobbato. In questo senso un’uscita più massiccia avrebbe forse consentito un risultato più sostanzioso. Nel week-end di debutto, infatti, esce in Italia in soli 20 schermi, ma ottiene una media per sala davvero prodigiosa, pari a 4.343 euro, la migliore della classifica, nonostante il 16º posto. La settimana successiva gli schermi triplicano (59), ma la media scende a 1.488 euro. La vita commerciale del film termina alla terza settimana, con un 13º posto e una media scesa a 1.020 euro. A livello internazionale, poco più di 6 milioni di dollari negli U.S.A. e altri 17 milioni 561 mila dollari nel resto del mondo. Per la serie “questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo”, il miglior risultato extra-U.S.A. non proviene dalla Gran Bretagna, patria del regista, (solo 2 milioni 393 mila dollari), ma dalla Colombia, con 4 milioni 396 mila dollari, il che gli consente di piazzarsi al 6º posto degli incassi annuali.


SCRIVETE

Trimestre di intensa corrispondenza incentrata per lo più su due temi: come e dove si vive l’esperienza cinematografica. Il dibattito cinema da soli o in compagnia ha stimolato parecchi interventi e per ora il fronte dei solitari sta avendo la meglio. Che sia perché il cinefilo è per definizione, ma soprattutto convenzione, schivo e poco incline al dialogo? Quanto al dove, chi vive in provincia continua a lamentare la mancanza di offerta adeguata. In effetti la tendenza è sempre più quella di moltiplicare a livello esponenziale le copie dei film più commerciali prevedendo per i film minori uscite tecniche in attesa dello sfruttamento attraverso altri canali. La conseguenza è l’invasione dei blockbuster e il resto con il contagocce. Poco aiuta la sempre più risicata permanenza dei film nelle sale: o fai il botto subito, altrimenti scompari dalla circolazione. Il più delle volte alla circolazione, soprattutto in provincia, non ci arrivi nemmeno. Sempre più difficile, quindi, trovare il film che cresce con il passaparola, o la scoperta inaspettata, o anche il piccolo gioiellino magari tanto atteso. Quale la soluzione per chi non vuole saperne di scaricare da internet? Se ne avete sarebbe interessante discuterne.

È in corso anche una vivace corrispondenza con alcuni distributori ed esercenti che darà i suoi frutti nell’ultimo numero della stagione, quello che esaminerà i dati complessivi e l’andamento estivo.

Ringrazio anche chi mi contatta semplicemente per scambiare pareri sui film visti in sala. Nel frattempo, per qualunque dubbio, perplessità o chiacchiera, continuate a scrivere all’indirizzo:

luca.baroncini.spietati@gmail.com

Le vostre parole saranno come sempre spunto per i prossimi sguardi dalla sala…

Il precedente SGUARDO DALLA SALA lo potete trovare qui

LUCA BARONCINI