Baro-metro

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (02/24_25)

(dal 1° novembre 2024 al 31 gennaio 2025)

Trimestre positivo, con tutti segni più, la situazione è ancora in sofferenza rispetto al pre-Covid, ma l’andamento è in progressivo miglioramento e la voglia di cinema che si respira è tangibile, anche per il solo fatto che siamo tornati a parlare di (film che sono al) cinema e non di serie tv! A caratterizzare il trimestre sono alcuni elementi:

  1. La debolezza del cinema statunitense, anzi, quasi l’assenza. Si sentono le conseguenze dello sciopero di sceneggiatori e attori U.S.A. che ha bloccato la produzione per mesi. Mentre il box-office U.S.A. boccheggia, concentrandosi sulle poche novità in grado di attirare il grande pubblico, l’Italia si salva grazie al fatto che la produzione nazionale c’è e soprattutto funziona, con molti titoli in grado di distinguersi: Diamanti è il maggiore successo commerciale di Ferzan Özpetek, Siani e Pieraccioni, all’insegna del “two is meglio che one”, con Io e te dobbiamo parlare tornano a numeri che non vedevano da tempo, Il ragazzo dai pantaloni rosa è un grande successo del tutto imprevisto, Angelo Duro debutta al cinema con Io sono la fine del mondo superando le aspettative,  Napoli – New York esce a fine novembre e resta in programmazione fino a gennaio inoltrato, il cinepanettone ci riprova con Cortina Express e non gli va malaccio e il cinema politico e sociale dimostra, con Berlinguer – la grande ambizione, che è ancora in grado di parlare al pubblico.
  2. Il ritorno del cinema medio. Ci sono chiari segnali che non solo il film strombazzatissimo è in grado di funzionare, ma desta interesse anche quel cinema senza budget enormi ma supportato da idee forti (The Substance), registi cult (Giurato numero 2), interpretato da star (Maria Freud) o proveniente dai festival (Emilia Pérez).
  3. L’horror fa scintille durante Halloween con la triade Terrifier 3Longlegs The Substance, ma nel corso del trimestre l’interesse nel genere cala. Wolf ManThe Strangers – capitolo 1 e Bagman passano infatti senza lasciare particolare traccia.
  4. Il trionfo della Disney, con la doppietta Oceania 2 Mufasa: Il re Leone.

BOX OFFICE DAL 1° AGOSTO 2024 AL 31 GENNAIO 2025

Posizione – Film – Incasso – Presenze

1      MUFASA: IL RE LEONE – € 21.786.619 – 2.812.716

2      OCEANIA 2€ 21.113.996 – 2.864.723

3      CATTIVISSIMO ME 4 – € 17.696.478 – 2.585.169

4      DIAMANTI – € 15.390.387 – 2.134.419

5      IL GLADIATORE 2€ 9.612.744 – 1.227.068

6      IO E TE DOBBIAMO PARLARE – € 9.457.651 – 1.241.560

7      IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA – € 9.407.965 – 1.502.387

8      DEADPOOL & WOLVERINE€ 8.615.034 – 1.079.334

9      SONIC 3 – € 8.388.608 – 1.140.784

10    IO SONO LA FINE DEL MONDO – € 8.268.917 – 1.077.811

Come quasi sempre accade nel secondo trimestre della stagione, il box-office si rivoluziona completamente.

Ci sono ben otto nuove entrate e due soli superstiti del trimestre precedente, i successi estivi Cattivissimo me 4 e Deadpool & Wolverine (il cui dato è parziale considerando che è uscito alla fine della stagione precedente). A livello generale una buona notizia, finalmente compare il cinema italiano, con ben 4 titoli: una commedia pura (Io e te dobbiamo parlare), il film di un regista molto amato con un cast importante (Diamanti), l’exploit (Il ragazzo dai pantaloni rosa) e la prima volta di un “personaggio” (Io sono la fine del mondo). Per il resto, domina il cinema U.S.A. con ben quattro titoli di animazione, di cui tre sul podio. A livello di spettatori è Oceania 2 il più visto, ma come incasso lo supera Mufasa: Il re leone, comunque sia entrambi grandi successi Disney che dopo la recente fase di incertezza si sta riprendendo alla grande. Sempre a livello statistico, ben sei film presenti in top-10 sono sequel…com’era quella storia che volevamo delle idee nuove e originali??

Ad abbandonare la top-10 sono il bistrattato Joker – Folie A DeuxBeetlejuice BeetlejuiceIl robot selvaggioVenom – The Last DanceIt Ends With UsAlien: RomulusParthenope e Inside Out 2.

Andiamo a questo punto nel dettaglio dei singoli mesi. Ricordo, come al solito, le preziose fonti: Cinetel, Cineguru, Boxofficemojo, Anec, AudiMovie, Cinema in sala e l’esercente Flavio Baldoni. Gli incassi sono al 31 gennaio 2025 e sono specificati tra parentesi, dopo il titolo del film o nei riquadri riepilogativi.

NOVEMBRE 2024

Incassi +0,7%, biglietti venduti +1,7%.

C’era molto timore nei confronti del mese di novembre perché nel 2023 dava il suo meglio C’è ancora domani, con incassi in progressivo aumento settimana dopo settimana. Alla luce di questo occorre dire che è andata molto meglio del previsto, grazie al solido successo de Il gladiatore II (€ 9.612.744) e all’exploit de Il ragazzo dai pantaloni rosa (€ 9.407.965) che ha superato ogni più rosea previsione diventando un fenomeno forse più sociale che cinematografico, merito anche di  una campagna marketing che ha puntato molto sulle scuole per cui è diventato “il film da vedere”. È soprattutto la produzione nazionale a salvare il mese. Hanno superato le attese anche Napoli – New York (€ 4.896.127) e Berlinguer – La grande ambizione (€ 3.783.789) e ha raggiunto il milione di euro pure Terapia di gruppo. Tra gli altri successi del mese l’inossidabile Clint Eastwood con Giurato numero 2 (€ 4.222.009), il temibile Terrifier 3 (€ 3.609.994), che però da come è partito (1,5 milioni di euro nella sola notte di Halloween) sembrava destinato ad andare più lontano, e Wicked – parte 1 (€ 3.538.864) che data la poca notorietà del musical di riferimento nel nostro paese e la proverbiale ritrosia del Belpaese verso tutto ciò che è cantato e ballato, perlomeno al cinema, sembrava la classica “patata bollente”. Tra i due rivali The Substance (€ 2.837.863) e Longlegs (€ 1.780.389), è quest’ultimo a partire meglio, ma è The Substance a vincere nel lungo periodo, anche perché la sua vita nelle sale è proseguita grazie a un progressivo affermarsi nella stagione dei premi. Chi non ha aiutato le sale è stato di sicuro Uno rosso (€ 2.455.147), in streaming dopo appena un mese dall’uscita al cinema ed è così, purtroppo, con le finestre brevi, cioè quando il tempo che intercorre tra l’uscita in sala e lo streaming è di poche settimane, che si spezzano le gambe alla sala cinematografica, perché sono scelte che inducono lecitamente a pensare “cosa vado al cinema a fare se tra pochissimo lo posso vedere nel salotto di casa?”. Non sono poi mancate le delusioni che per l’Italia sono Eterno visionario (€ 677.511) e Fino alla fine (€ 792.542), mentre a livello internazionale ci si aspettava di più sicuramente da Anora (€ 642.676), Palma d’Oro di Cannes alla fine più discussa e celebrata che vista. Ma i veri flop del mese, considerando anche le molte sale in cui sono arrivati, sono Modì – Tre giorni sulle ali della follia (€ 227.555 in 253 sale) e Non sono quello che sono (€ 123.000 in 178 sale) e quest’ultimo secondo me dovete googlarlo per capire di che si tratta. Tra gli eventi, trionfa la riproposizione di Interstellar per il 10° anniversario che in poche giornate feriali (poi replicate, visto il successo), fa il tutto esaurito e incassa più di un milione di euro, ma va discretamente anche Pulp Fiction (€ 373.733).

DICEMBRE 2024

Incassi +23,2%, biglietti venduti +20,2%.

A salvare il 2024 è però il mese di dicembre, con il periodo delle festività natalizie più forte del post Covid grazie a una programmazione differenziata che fa scintille. La Disney furoreggia tra Oceania 2 (€ 21.113.996) e Mufasa: Il re leone (€ 21.786.619); l’Italia va a gonfie vele con il trionfo di Diamanti (€ 15.390.387), che ha una scia lunga per tutto il mese di gennaio; l’accoppiata Leonardo Pieraccioni / Alessandro Siani con Io e te dobbiamo parlare (€ 9.457.651) funziona e Cortina Express (€ 4.221.127) riesce ad attirare un nutrito numero di nostalgici del cinepanettone. Va molto bene anche Conclave (€ 5.534.545) che ha il vantaggio di essere in pole position nella stagione dei premi e quindi con una tenitura lunghissima. C’è però anche chi delude. La stanza accanto (€ 2.109.294), nonostante due star come Julianne Moore e Tilda Swinton, la firma di Almodóvar e il Leone d’Oro conquistato a Venezia, probabilmente a causa del tema greve, ma anche di un passaparola poco complice, ha un andamento sottotono rispetto agli ultimi film del regista spagnolo (per dire, Madres paralelas, uscito in pieno periodo pandemico, aveva superato di slancio i 2,5 milioni di euro). Non funziona granché nemmeno la nuova avventura dei Me contro te, Cattivissimi a Natale (€ 1.723.901), che al settimo film ottengono il risultato peggiore del fortunato franchise. Che dire poi di Kraven, è pur sempre un cinecomic, eppure ha faticato per raggiungere il milione di euro a dimostrazione che qualcosa è sicuramente cambiato nel percepito e non è più sufficiente il logo Marvel per attirare le masse al cinema. Tra i vari film d’essai proposti nel mese a distinguersi sono Una notte a New York (€ 788.328), Le occasioni dell’amore (€ 613.234) e L’orchestra stonata (€ 430.897). Fanno invece flop Hey Joe (€ 97.566) e Piece by Piece (€ 60.023). Tra gli eventi, come sempre ossigeno per i feriali, funziona Francesco Guccini – Tra la via Emilia e il west (€ 372.471), mentre Una poltrona per due (€ 72.298) si conferma evento prettamente televisivo della vigilia di Natale.

GENNAIO 2025

Incassi +13,43%, biglietti venduti +10,59%

Il primo mese dell’anno, da sempre, negli ultimi tempi più che mai, favorevole al buio della sala, non delude le attese, con risultati molto positivi. Tolti i proseguimenti dei film usciti in dicembre per le festività, il maggiore incasso del mese è, abbastanza inaspettatamente, Sonic 3 (€ 8.388.608) che ha praticamente doppiato i numeri di Sonic 2 diventando, in tutto il mondo (U.S.A. in primis), il maggiore successo del franchise. Lo segue a pochissima distanza Io sono la fine del mondo (€ 8.268.917), uno dei casi in cui il passaggio dal piccolo schermo (e dal teatro) al cinema, funziona, almeno a livello di incassi; a Pintus, con Dove osano le cicogne (€ 1.254.380), è andata meno bene. Tra i film usciti nella fatidica data del 1° gennaio, giorno votato al cinema, si distinguono sia Nosferatu (€ 5.087.516) che Maria (€ 3.087.053). Va decisamente peggio a Better Man (€ 615.535) e Il signore degli anelli – La guerra dei Rohirrim (€ 423.463), entrambi flop globali, ma al biopic di Robbie Williams, con l’aggravante di essere costato moltissimo (110 milioni di dollari), un po’ di più. Tra gli altri, supera le aspettative Here (€ 1.458.943), per cui, dopo gli U.S.A. (in cui ha fatto flop), quello italiano è il miglior incasso al mondo, e va invece peggio del previsto L’abbaglio (€ 2.687.255), che non replica il successo de La stranezza (5,7 milioni di euro) di cui segue le orme. Comincia il suo lungo percorso Emilia Pérez (€ 2.437.821), front runner della stagione dei premi (almeno fino al 31 gennaio a cui ci riferiamo, dopo sono venuti alla luce i tweet di Karla Sofía Gascón ed è cambiato tutto). L’evento del mese è Pino Daniele – Nero a metà (€ 615.713), omaggio al cantautore napoletano a dieci anni dalla scomparsa. I flop del mese, considerando anche il numero di sale in cui sono arrivati, sono Wolf Man (€ 385.588 in 224 sale) e Oh Canada (€ 273.802 in 221 sale).

Per questo trimestre è tutto!