Baro-metro

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (01/24_25) – PARTE 1

(dal 1° agosto al 31 ottobre 2024)

Esisteva un tempo, ormai remoto, in cui i cinema in estate chiudevano per poi riaprire in settembre, di solito con qualche blockbuster uscito negli U.S.A. durante il periodo estivo. Esisteva anche un tempo in cui a settembre il clima godeva degli ultimi sprazzi di sole per poi passare abbastanza repentinamente all’autunno. Ora le cose sono cambiate. Con grande fatica si cerca di spalmare la programmazione cinematografica sui dodici mesi dell’anno, quindi estate inclusa, e fino a ottobre inoltrato le temperature sono sempre più miti, con una stagione estiva che si prolunga mollemente, incerta tra infradito e smanicato. Il risultato è che la nuova stagione cinematografica, che ricordo non segue l’anno solare ma comincia il 1° agosto, fatica a decollare. Si comincia, di solito, con un film di animazione intorno a Ferragosto che fa il botto (Cattivissimo me 4 – € 17.642.589), ma se nelle settimane successive non ci sono film evento, quindi immuni al meteo e in grado di attirare spettatori a qualunque latitudine, indurre il pubblico a varcare la soglia della sala cinematografica si rivela impresa sempre più ardua. E tolti la prosecuzione di Deadpool & Wolverine (per questo inizio stagione € 8.614.858, mentre il totale è € 18.074.174), il buon andamento di Beetlejuice Beetlejuice (€ 5.285.187), la delusione di Joker – Folie A Deux (€ 7.701.369) e l’arrivo di Venom – The Last Dance (€ 4.181.909) a fine trimestre, non ci sono stati grandi risultati.

Il successo di It Ends With Us (€ 3.926.260) dimostra poi una cosa, c’è sempre più bisogno di cinema medio, linfa vitale per l’esercizio che non può vivere di soli eventi. Si finisce invece sempre più spesso in balia di nicchie, anche corpose (come quelle dei Cinecomic), ma se non ne fai parte rischi di non sapere bene cosa andare a vedere in sala. Non è che ci stiamo giocando il pubblico dei fedelissimi?

Non aiuta l’assenza di cinema italiano, in estate praticamente scomparso e in grado di palesarsi solo a settembre inoltrato con opere provenienti dal Festival di Venezia e votate all’autorialità. Film che sono andati anche discretamente, come Campo di battaglia (€ 1.2043.348), o più che discretamente come Iddu (€ 2.033.492) e Vermiglio (€ 2.236.527), ma comunque non intercettati, se non di sfuggita, dal grande pubblico. Va meglio con Parthenope (€ 2.853.746), ma occorre aspettare la fine di ottobre.

Si ha, infine, ulteriore riprova di come la leva del prezzo non sia per forza l’elemento distintivo. L’iniziativa Cinema in Festa di metà settembre, infatti, non fa il boom sperato confermando come per attirare il pubblico in sala sia fondamentale soprattutto un elemento: i film.

Andiamo a questo punto nel dettaglio dei singoli mesi. Ricordo, come al solito, le preziose fonti: Cinetel, Cineguru, Boxofficemojo, Anec, AudiMovie, Cinema in sala e l’esercente Flavio Baldoni. Gli incassi sono al 31 ottobre 2024 e sono specificati tra parentesi, dopo il titolo del film o nei riquadri riepilogativi. Tra i film del trimestre sono inclusi anche alcuni titoli usciti a fine luglio (Deadpool & Wolverine) o anche prima (Inside Out 2), ma che hanno continuato ad attirare pubblico anche nel corso del trimestre successivo. Le percentuali sono calcolate rispetto all’anno precedente, quindi il 2023.

AGOSTO 2024

Incassi -22,47%, biglietti venduti -24%

La stagione comincia con il segno meno. A parte i film evento come Cattivissimo me 4 (€ 17.642.589) e Deadpool & Wolverine (€ 8.614.858), e in misura molto minore Alien: Romulus (€ 2.947.685), che vanno addirittura meglio del previsto, la stagione fatica a ingranare e il confronto con il 2023, dove Barbie spopolava e Oppenheimer cominciava il suo cammino trionfale, è impari. Tracce di cinema medio come Trap (€ 1.798.234) e It Ends With Us (€ 3.926.260) ci fanno capire qual è la strada che si dovrebbe seguire. Quasi del tutto assente il cinema italiano che ci prova, senza grandi risultati, con La vita accanto (€ 504.172). Il primo film d’essai a imporsi è L’innocenza (€ 613.368). Disastro annunciato invece per Borderlands (€ 443.472). Perché, infine, Blink Twice (€ 375.202) resta in programmazione solo per una settimana? Se si tenta di imporre, con grande fatica, il cinema medio, almeno facciamo in modo che dopo pochi giorni non sia già impossibile vederlo in sala, palesando la distribuzione al cinema solo come pedaggio propedeutico allo streaming, altrimenti chi lo va a vedere?

SETTEMBRE 2024

Incassi -35,32%, biglietti venduti -34,44%

Con il mese di settembre la situazione peggiora ulteriormente: manca l’asso pigliatutto, il film sferzante che tutti vogliono vedere, quello che si va a vedere in sala costi quel che costi. Ci prova Beetlejuice Beetlejuice (€ 5.275.187), forte di un grande successo in U.S.A. e della scintillante vetrina offerta a Venezia dove era il film di apertura del festival, ma nonostante il solido risultato e la lunga tenitura non diventa un grande successo e vivacchia tutto il mese grazie soprattutto all’assenza di concorrenza. Da Venezia sorprende Vermiglio (€ 2.236.527) e procede senza infamia e senza lode Campo di battaglia (€ 1.204.348). L’horror è sempre un’ancora di salvezza, ma meglio Speak No Evil (€ 1.471.534) di Maxxxine (€ 310.251) che non diventa quell’evento che ci si sforza di costruire. The Crow (€ 834.740) arriva con tante incognite e si conferma il flop che si sospettava. La commedia italiana in fuga dallo streaming ci prova con Finché notte non ci separi (€ 372.999) e Come far litigare mamma e papà (€ 415.731), ma senza grandi risultati. Passa e va anche Limonov (€ 304.703).

OTTOBRE 2024

Incassi +6,51%, biglietti venduti +5,05%  

Finalmente arriva un po’ di ossigeno, con un deciso segno +. Ci vuole però tutto il mese per arrivare a ingranare. La stagione parte infatti definitivamente a fine ottobre, con gli ottimi risultati di Halloween, mentre comincia con la grande delusione di Joker: Folie a Deux (€ 7.701.369). Da noi tutto sommato argina i danni e va meglio che altrove, a penalizzarlo è soprattutto il confronto con i quasi 30 milioni di euro incassati da Joker nel 2019. Il suo parziale insuccesso (solo in U.S.A. è davvero un disastro) lascia un vuoto che nessun altro film è in grado di riempire, nemmeno Venom – The Last Dance (€ 4.181.909), ma per fortuna c’è Il robot selvaggio (€ 4.919.398) e parecchio cinema italiano. Se Ricomincio da taaaac! (€ 487.722) delude, e Familia (€ 401.719) non riesce a imporsi, va discretamente Il tempo che ci vuole (€ 892.846), dà soddisfazioni Iddu (€ 2.033.492) e diventa popolare, quindi intercettato dal grande pubblico, l’atteso e discusso Parthenope (€ 2.853.746). Megalopolis (€ 1.254.726), un po’ come Joker: Folie a Deux, va meglio da noi che in altri mercati e l’horror è sempre un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi grazie a Never Let Go (€ 608.155) e Smile 2 (€ 2.471.170).

BOX OFFICE DAL 1° AGOSTO AL 31 OTTOBRE 2024

Posizione – Film – Incasso – Presenze

1 – CATTIVISSIMO ME 4 – € 17.642.589 – 2.575.855

2 – DEADPOOL & WOLVERINE – € 8.614.858 – 1.079.290

3 – JOKER: FOLIE A DEUX – € 7.701.369 – 975.081

4 – BEETLEJUICE BEETLEJUICE – € 5.275.187 – 815.690

5 – IL ROBOT SELVAGGIO – € 4.919.398 – 701.274

6 – VENOM – THE LAST DANCE – € 4.181.909 – 527.063

7 – IT ENDS WITH US – € 3.926.260 – 558.433

8 – ALIEN: ROMULUS – € 2.947.685 – 374.070

9 – PARTHENOPE – € 2.853.746 – 403.779

10 – INSIDE OUT 2 – € 2.612.962 – 383.595

Sono ben sette i sequel presenti in top-10: Cattivissimo me 4Deadpool & WolverineJoker: Folie a Deux, Beetlejuice BeetlejuiceVenom – The Last DanceAlien: Romulus e Inside Out 2. Pigrizia di chi produce o del pubblico?

Probabilmente la verità sta nel mezzo, vero è che il pubblico si dichiara spesso alla ricerca di novità ma poi quando arrivano sceglie l’ennesimo sequel.

Le mosche bianche della top-10 sono quindi Il robot selvaggio, caso più unico che raro di film di animazione senza brand o franchise alle spalle capace di crescere con il passaparola, It Ends With Us, che deve molto del successo al fatto di essere diventato un fenomeno social grazie alla protagonista Blake Lively, al marketing dei suoi prodotti di bellezza che ha coperto le tematiche inclusive del film e ai presunti dissapori con il regista e co-protagonista Justin Baldoni, e Parthenope, perché Paolo Sorrentino è uno dei rari casi di regista/personaggio capace di attirare il pubblico indipendentemente dal film che fa, si va a vedere lui, o quello che di lui traspare dai suoi film.

A seguire:

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (01/24_25) – PARTE 2

Buona lettura.