Baro-metro

Il Baro-metro: sguardi dalla sala (01/2016) – 4

CINEMA D’ESSAI

Cinema d’essai sempre più d’essai. Difficile, infatti, farsi notare se non si grida e la comunicazione passa sempre di più attraverso l’urlo sfrenato. Il rumore mediatico non è garanzia di successo, ma al silenzio si accompagna quasi sempre l’insuccesso. Se guardiamo i tantissimi titoli d’essai presentati nel secondo trimestre, davvero pochi sono stati in grado di squarciare l’indifferenza del pubblico. Un pubblico sempre più agée e affezionato alle monosale cittadine, a disagio nel frastuono dei divertimentifici periferici, quasi esclusivamente dedicati a opere commerciali di mero intrattenimento. A proposito, ricambio generazionale cercasi, perché la nicchia sta diventando sempre più nicchia. Giovani esuberanti e pieni di iniziativa, se ci siete, andate e osate un po’ di più!

 

INCASSI SUPERIORI AL MILIONE DI EURO

A superare il milione di euro solo Mr. Holmes – il mistero del caso irrisolto (€ 1.373.516), che però  si può considerare un ibrido, in quanto viene distribuito anche nei circuiti commerciali grazie a un titolo accattivante che richiama un personaggio universalmente noto. Negli U.S.A. esce in 898 sale e incassa 17 milioni 738 mila dollari. Non sfonda invece in Gran Bretagna, dove si limita a sfiorare i 4 milioni di dollari.

Più peculiare il caso di Dio esiste e vive a Bruxelles che raggiunge da noi cifre impensabili (€ 1.375.264) grazie alla determinazione della I Wonder Pictures e a un ottimo passaparola. Debutta infatti in 64 sale al 13simo posto con un’ottima media di € 2.943. La seconda settimana, caso più unico che raro, le sale diventano 77 e il film perde soltanto il 3% salendo all’11º posto. Entra in top10 alla terza settimana, al nono posto, quando le sale passano a 90 e il calo negli incassi è ancora minimale (-6%). Resta in top20, con medie per sala anche superiori ai 4mila euro, fino alla fine di gennaio, dimostrando una tenuta davvero eccezionale. In Belgio, patria del regista, è al 20º posto tra i film più visti del 2015.

Con l’uscita a inizio anno (non il 1º ma il 5) era lecito attendersi qualcosa di più da Carol, che vanta una certa eco mediatica considerando il premio a Rooney Mara a Cannes, la presentazione alla Festa di Roma, la presenza di Cate Blanchett e le sei candidature all’Oscar. Probabilmente la raffinatezza non sempre paga, almeno in termini economici. Nel mese di gennaio l’opera di Todd Haynes sfiora i due milioni di euro e finirà la sua corsa in linea con il complementare Lontano dal paradiso, uscito a Natale 2002 e con un incasso di 2 milioni 668 mila dollari. Budget di 11,8 milioni di dollari comunque già ripagato, grazie a un incasso worldwide di 26,9 milioni di dollari (11 milioni 500 mila solo negli U.S.A. con un’uscita limitata a 790 sale).

 

INCASSI TRA 500 MILA EURO E UN MILIONE DI EURO

Appartengono a questa categoria titoli che hanno avuto una buona visibilità pur con risultati nel complesso modesti. È il caso di Perfect Day, che resiste nelle festività natalizie dopo un debutto con il botto a metà dicembre: migliore media per sala della top-20 (€ 4.892) che gli permette di raggiungere, in sole 17 sale, la 12esima posizione del box-office. Un esordio così felice spinge la Teodora a estendere l’uscita a 69 sale e ciò consente al film di restare in top-20 fino a metà gennaio e di portare l’incasso complessivo a 758 mila euro.

Ottima anche la tenuta del sorprendente 45 anni, per cui Charlotte Rampling, già premiata a Berlino 2015, è in lizza come migliore attrice protagonista agli Oscar 2016. È sempre la Teodora a distribuirlo e segue anche in questo caso la politica dei piccoli passi. Folgorante il debutto: solo 20 schermi, ma la media per sala stratosferica di € 6.585 consente un piazzamento al 13° posto. Le sale diventano 56 alla seconda settimana, la media dimezza ma è ancora solida e il film sale un gradino del box-office. Arriva a coprire 82 sale e continua a destare interesse fino al mese di febbraio. Per ora siamo a 745 mila euro, ma potrebbe non essere finita.

Meno entusiasmanti gli incassi mediocri di 11 donne a Parigi (758 mila euro) e Tutto può accadere a Broadway (675 mila euro), con distribuzioni di tutto rispetto, per entrambi i titoli superiori ai 100 schermi,  anche in multiplex. Numeri quindi proporzionalmente deludenti.

Non male, invece, anche se con cifre più basse dovute a una minore diffusione, altri due titoli provenienti da Cannes e di cui si è parlato molto: Mustang (587 mila euro) e Mon Roi (557 mila euro). Entrambi i titoli, pur con poche sale a disposizione, riescono a ritagliarsi uno spazio, inevitabilmente piccolo, nell’interesse del pubblico.

 

INCASSI TRA 100 E 500 MILA EURO

È la sezione più ricca di titoli. Curioso come includa alcuni film che hanno deluso tantissimo e altri che invece hanno sorpreso. Questione di aspettative e, conseguentemente, di come è stata impostata la distribuzione.

A deludere è sicuramente A Bigger Splash di Luca Guadagnino. Fischiato dai più a Venezia cercava il suo riscatto nel riscontro del pubblico, invece ha fatto flop anche lì: debutta in 154 schermi al 17º posto con una media per sala sconsolante di 683 euro. Alla seconda settimana sparisce praticamente di scena. Resta infatti solo in 12 sale, perde l’86% degli incassi e scende a perpendicolo in 30esima posizione, concludendo il suo breve percorso con appena 174 mila euro. Nel primo semestre del 2016 uscirà in vari paesi europei e negli U.S.A. è prevista la distribuzione a partire dal 13 maggio. Avrà modo di rifarsi? Il poster è molto bello.

Ci si aspettava di più sicuramente anche da Freeheld: Amore, giustizia, uguaglianza (325 mila euro) che esce subito dopo la presentazione alla festa di Roma senza lasciare particolare traccia, nonostante una distribuzione ampia (162 schermi), la presenza di Julianne Moore fresca di Oscar, e un tema, quello della tutela dei diritti delle coppie omosessuali, attuale più che mai. Più importante dal punto di vista tematico che cinematografico, il film nelle sale non decolla, anzi, perde 104 schermi e l’84% degli incassi già alla seconda settimana, evidenziando il problema dei film militanti: attirano poco, e, in genere, solo chi è già convinto.

Modesto anche il risultato di Dheepan – Una nuova vita, Palma d’Oro al Festival di Cannes che forse avrebbe beneficiato di un’uscita a maggio, a ridosso del festival. Di sicuro fine ottobre non gli ha giovato granché. La 01 Distribution gli mette a disposizione 99 schermi, ma la media per sala al debutto è bassina (€ 1.442) e la posizione al box-office 12esima. Seconda settimana in flessione del 54% con una brusca caduta al 22º posto, non sostenuta  nemmeno dalla media per sala che si abbassa a € 1.040. Terza settimana al 28º posto e nessun segnale di ripresa, per un totale, a fine gennaio, che arriva appena a 325 mila euro. In Francia esce a fine agosto, debutta al terzo posto, e incassa complessivamente 3 milioni 882 mila dollari. Non tantissimo nemmeno lì.

Fa meglio La legge del mercato, sempre proveniente da Cannes, per cui Vincent Lindon ha vinto il premio come Migliore Attore. Esce una settimana dopo il film di Jacques Audiard, ma solo in 45 schermi, con una media per sala di € 2.084 che testimonia un interesse. Calo limitato al 32% la seconda settimana e del 42% alla terza, ma le sale che lo proiettano sono sempre meno e il film scompare presto dalla programmazione. Con un maggiore sostegno poteva ambire a qualcosa di più dei 340 mila euro che ha raccolto.

Grazie all’uscita in prossimità del Giorno della Memoria, e alle molte proiezioni per le scuole, ottiene un riscontro positivo Il labirinto del silenzio che, a sfruttamento ancora in corso, giunge a fine gennaio con un incasso di 375 mila euro.

Positivi anche i ritorni per opere distribuite con il contagocce. Le ricette della Signora Toku parte la seconda settimana di dicembre in 16 sale e arriva a 26, ma resta in top-20 fino a dopo l’Epifania, riuscendo a raggiungere i 302 mila euro. Sorprendente anche l’andamento crescente di La isla minima, che parte addirittura solo in 5 sale, ma fa meglio di Ghosthunters – Gli acchiappafantasmi in 55 sale e riesce, a forza di piccolissimi passi e di un passaparola prodigioso, a raggiungere i 218 mila euro e a far parlare di sé fino a febbraio. Minore l’entusiasmo per il sopravvalutato Rams – Storia di due fratelli e otto pecore (185 mila euro), vincitore della sezione Un Certain Regard a Cannes, che ha soprattutto il pregio di essere ambientato in Islanda. Calo di interesse anche nei confronti di Aleksandr Sokurov: Francofonia incassa 272 mila euro, circa la metà rispetto a Faust, che però aveva vinto il Leone d’Oro al Festival di Venezia.


La prima parte del Barometro, con un’ANALISI STATISTICA DEL BOX OFFICE STAGIONALE:

– II Trimestre stagione 2015 /2016: dal 01/11/2015 al 31/01/2016 – parte 1

La seconda parte del Barometro, con uno sguardo sui FLOP:

– II Trimestre stagione 2015 /2016: dal 01/11/2015 al 31/01/2016 – parte 2

La terza parte del Barometro, con uno sguardo sul NATALE e sui FILM DI ANIMAZIONE E PER FAMIGLIE:

– II Trimestre stagione 2015 /2016: dal 01/11/2015 al 31/01/2016 – parte 3


A seguire:

– II Trimestre stagione 2015 /2016: dal 01/11/2015 al 31/01/2016 – parte 5 – Italia

II Trimestre stagione 2015 /2016: dal 01/11/2015 al 31/01/2016 – parte 6 – altri film + eventi

II Trimestre stagione 2015 /2016: dal 01/11/2015 al 31/01/2016 – parte 7 – box-office stagionale