Commedia, Recensione

I FICHISSIMI

TRAMA

Bande rivali nella periferia di Milano, una capeggiata dal nordico e posteggiatore Romeo, l’altra dal pugliese fruttaiolo Felice. Il tutto aggravato dal fatto che Romeo s’innamora di Giulietta, sorella di Felice.

RECENSIONI

Romeo e Giulietta (ma i rimandi sono a Giulietta Masina e Romeo Benetti, calciatore del Milan) incontra I Guerrieri della notte, ovviamente tutto a portata “vanzina”, per scatenare il terrunciello (e maschilista: Toro Scatenato sul suo giubbotto di pelle) Diego Abatantuono e lo yuppie sfaccendato di Jerry Calà, azzerare l’epica e sostituirla con ostilità, cafonate da stadio (razziste: ‘Giubbotto ripieno di Puglie! Ti faccio un culo come il promontorio del Gargano!’) e battute che ammiccano all’attualità (‘Gigi Sabani dei poveri’). Se presa come parodia dilettantesca e farsesca delle opere citate, può divertire, fra rock e disco music (con Fabio Grossi che interpreta il fratello gay di Abatantuono, appellato ‘ibrido’). Super-successo (rispetto ai costi) e convalida per i tipi dei due attori principali, che portano in scena i loro personaggi trasversali al film con tormentoni e slang che faranno epoca, tipo il milanese (ma pugliese) ‘ciento pe’ ciento’ o ‘ viuuulenz!’ di Abatantuono, i vari ‘Ciaooo’ e ‘Libidine!’ di Calà (sempre esagitato, esagerato) e la storpiatura di ‘Cervo a Primavera’ di Riccardo Cocciante.