Drammatico

GLORY TO THE FILMMAKER

Titolo OriginaleKantoku - Banzai!
NazioneGiappone
Anno Produzione2007
Genere
  • 66434
Durata104'
Sceneggiatura
Scenografia

TRAMA

Il regista Kitano non sa più che film girare, ma decide di girarlo ugualmente…

RECENSIONI


Se il precendente Takeshi’s era il “film della crisi”, Kantoku Banzai! è il “film sulla crisi”, crisi della quale il buon Kitano è talmente consapevole da chiudere il film con una diagnosi che giunge tardiva e suona pleonastica, visto il lungo delirio, sorta di harakiri cinematografico, che la precede: il cervello di Takeshi è a pezzi. Viene da chiedersi perché imbastire un film attorno a questo, dal momento che la sterilità di idee e l’impotenza creativa non sono solo tematizzate (come in Otto e mezzo, tanto per citare il film più celebre a cui Kitano sembra rimandare) ma, come dire, “formalizzate”. Dopo un lungo prologo, a tratti divertente, in risposta a chi lo accusa di fare sempre lo stesso film (battuta boomerang: magari il regista avesse sempre realizzato Hana-Bi o Il silenzio sul mare!) ed in cui si “piega” a diversi stili (prova il film à la Ozu e tenta la strada del realismo) e generi (melodramma, fantascienza etc), ha inizio la messa in scena penosamente compiaciuta del proprio “suicidio artistico”: il racconto procede facendo saltare i nessi causali, proponendo gag inutili per non dire imbarazzanti (la metamorfosi in Zidane versione “toro da corrida” è degna del miglior Massimo Boldi). La noia prende il sopravvento e la deflagrazione finale causata da un provvidenziale meteorite (simbolo del buon senso?), che completa la (auto)distruzione del proprio immaginario e di se stesso, è la (in)degna chiusura di un film che non aveva (non ha) ragion d’essere. Un film “patologico” che forse sarà utile agli esegeti di Kitano nei prossimi anni.