Commedia, Drammatico, Recensione

GLI AMICI DI PETER

Titolo OriginalePeter's Friends
NazioneU.K.
Anno Produzione1992
Durata101’

TRAMA

Pete ha ereditato una magione in campagna e invita gli amici che non vede da dieci anni, con i rispettivi compagni.

RECENSIONI

Il terzo film da regista di Kenneth Branagh è stato soprannominato Il Grande Freddo inglese, in quanto "Commedia sull'amicizia, l'amore ed altri naturali disastri" con rimpatriata e incontro/scontro di vecchie conoscenze. Scritto da Rita Rudner (che interpreta Carol Benson) e da suo marito Martin Bergman (produttore), ha una partenza scoppiettante, irresistibile nel suo humour british, nella sfilza di battute, gaffe e scenette comiche atte a presentarci, irridendoli, i personaggi. L’americana benestante tutta dieta e prodotti di bellezza, la solitaria con gatto e libri, la litigiosa coppia sposata con attaccamento morboso al figlio, la nera ninfomane e il suo ganzo alle cui battute sporche nessuno ride (quella sul cane pastore di Greta Garbo addestrato a “leccare”): materiale fecondo per tessere una trama episodica/corale all’interno di un’abitazione. Nella semi-unità di tempo e luogo ha un carattere teatrale ma Branagh è abile quando si tratta di trasformare i "palcoscenici" in dinamismo cinematografico: splendida la direzione di ottimi interpreti, con un plauso particolare a Emma Thompson (quando si spoglia gridando "Riempimi dei tuoi bambini!") e al gigantesco Stephen Fry (Peter). L'imbarazzo è la chiave di lettura delle dinamiche psicologiche di gruppo e, forse inevitabilmente, si sfocia nella tragedia e nell'amarezza e la pellicola perde la propria verve, pur mantenendo alto l'interesse. Un soundtrack di hit (Tears for Fears, Bruce Springsteen, Cyndi Lauper, Queen, Nina Simone) per ammaliare di più. In Italia è stato distribuito solo dopo il successo di Molto Rumore per Nulla (cambiando la data del rincontro in 1994, al posto di 1992).