GISAKU

Anno Produzione2005

TRAMA

Un gruppo di personaggi deve collaborare per fermare Gorkan Re delle Tenebre, dal  piano di invadere il mondo con le sue demoniache orde.

RECENSIONI

Que Viva España

La "guerra" tra il bene e il male, si sa, ha radici profonde. Nella visione di Baltasar Pedrosa diventa una lotta tra demoni contrapposti nell'arco dei secoli. Punto di incontro/scontro una porta spazio temporale che si apre ogni 382 anni in un luogo imprecisato. Essendo la produzione spagnola, il luogo è ovviamente la Spagna e il film, al di là dei miti che si prende la briga di scomodare, è prima di tutto un vero e proprio strumento di marketing. L'idea, pur nella sua malcelata furbizia, non è male. Abbinare la promozione turistica a una ordinaria storia di fantascienza. Gli americani lo fanno in continuazione attraverso kolossal come "Indipendence Day" o "L'alba del giorno dopo", la cui forza è principalmente nel giocare con luoghi entrati ormai nell'immaginario collettivo (possibile che invasioni aliene e cataclismi naturali si abbattano sempre e comunque su New York? Al massimo Los Angeles? In casi eccezionali Chicago?). "Gisaku" propone un aggiornamento di tale immaginario suggerendo un ampliamento degli orizzonti vacanzieri. Succede così che la sgangherata sceneggiatura faccia viaggiare i personaggi da una località all'altra della Spagna, decantandone in più di un'occasione pregi e bellezze. La resa visiva dei fondali su cui si inseguono senza sosta i protagonisti è superba, con un'accurata attenzione ai dettagli, e l'invito a visitare le terre iberiche sotteso al racconto centra sicuramente il bersaglio. Trattandosi però di un film, e per di più con una trama molto intricata, il sollazzo dell'occhio non basta. Si perdono in fretta le coordinate del racconto mentre le incessanti scoperte dei personaggi, caratterizzati con elementare piattezza, si limitano a spaesare lo spettatore senza dare alla connotazione geografica un vero perché. Si uscirà dalla sala sognando di degustare un vino spagnolo tra i vicoli di Toledo, ma il Product Placement di un paese non giustifica 77 minuti di film in cui troppo accade senza altra ragione.