TRAMA
Anni trenta: ricca, bella e amorale, Gilda Bessé entra nella vita di uno studente e la loro relazione, fra amore e amicizia, dura quindici anni.
RECENSIONI
Il cinema di Duigan, sensuale se non sempre raffinato romanziere per immagini, è spesso popolato di propizie e seducenti Sirene dei puri di cuore, di legami morbosi legittimati dalle Fiamme di Passione. L’appassionante tira e molla fra i due amanti non-amanti, purtroppo, soffre della mancanza di personalità del regista, indeciso fra Harry ti Presento Sally, Truffaut, Bertolucci (il triangolo innocente-perverso con la saffica Cruz), Mariano Laurenti (il pruriginoso, grossolano primo incontro fra i due protagonisti) e, a suo dire, David Lean. Più evocativo che penetrante, Duigan, però, plasma un insolito e affascinante personaggio per Charlize Theron: facile al pregiudizio (anche dello spettatore) nel vestire i panni della fatua viziata e capricciosa; insieme sofferta ed effimera anticonformista che vive al di sopra del comune senso del pudore, a dispetto dei rumori di fondo, seguendo più l'istinto che la ragione; combattuta fra la vita presa come gioco e la serietà della propria solitudine, fra la ricerca dell'oblio nella superficialità (per fuggire l'ingombrante figura paterna e la genetica pazzia della madre) e l'attaccamento profondo ai pochi consistenti legami che ha instaurato nella propria esistenza. Fatale, inaccessibile, irresistibile. Il suo destino è racchiuso in un presagio nefasto, che si compie al bivio in cui la Storia entra prepotentemente nelle strade dei tre conviventi e le divide fra impegno politico e rifiuto della realtà (“Ci saranno sempre guerre finché ci sono martiri”; “Liberiamoci dei sensi di colpa”). Le apparenze ingannano, anche se il colpo di scena con il netto cambio di rotta di lei (dalla lettera finale non si evince se per disperazione o reale presa di coscienza) toglie forza all’audacia del personaggio e, soprattutto, alla sua incantevole ambivalenza (meglio risolta la sequenza, sempre emblematica della sua generosità nell’ombra, in cui è sadica contro il masochista).