Drammatico, Recensione

GANG

Titolo OriginaleThieves like us
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1974
Durata123’

TRAMA

Durante la Grande Depressione, nel Mississippi, Bowie è in galera per omicidio: evade con Chicamaw e Ted e diventano compagni di crimine inseparabili, almeno finché Bowie non s’innamora di Keechie.

RECENSIONI

Solo Robert Altman riusciva a penetrare le psicologie con una sinergia di recitazioni, tagli d’inquadratura, tracce sonore e assenza di emozioni (comunicate/recitate/percepite): adatta, insieme a Joan Tewkesbury e Calder Willingham, lo stesso romanzo (di Edward Anderson) alla base di La Donna del Bandito di Nicholas Ray, ma è tutto un altro film, che si concentra sul disegno, fra il tragico e il divertente (un’ironia amara), dei tre protagonisti, dimenticando il canovaccio, evitando il facile spettacolo e persino le rapine (ma la violenza dettata dalla frustrazione c’è: vedere l’assassinio finale al ralenti). È come se quest’universo di caratteri ritratti esistesse altrove e la società civile, lontana, si manifestasse, come fa, solo attraverso le voci alla radio (quello che dicono è sempre sarcasticamente attinente) o le scritte sui giornali. Come sempre, cioè, Altman prende un genere (il gangster film/noir) e ne disattende tutti i codici, qui in color seppia. Girato lungo il fiume Mississippi e in ambienti decadenti, per rappresentare uno spazio in rovina.