
TRAMA
Nel 1960 Frank Morris è internato nella prigione di Alcatraz, famosa per la sua inviolabilità: nessuno è riuscito ad evadere ma Frank ha già un piano.
RECENSIONI
Se qualcuno si fosse mai chiesto per quale ragione lo stile registico di Don Siegel è passato alla Storia, dovrebbe guardare e ri-guardare quest’opera che fa, semplicemente, scuola per montaggio, taglio delle inquadrature, ritmo impresso, direzione delle recitazioni, volti scolpiti nella pietra e atmosfere: i primi dieci minuti immergono, magistralmente, nella prigione, dove il (non) passare del tempo rende cruciale qualunque rumore, qualunque dettaglio. Soprattutto i silenzi, come rifacesse, all’americana, Un Condannato a Morte è Fuggito di Bresson. Clint Eastwood in uno dei suoi personaggi memorabili, gelido emblema di una ribellione al Sistema: Siegel, non nuovo a film carcerari (Rivolta al Blocco 11), ricostruisce la fuga, vera e documentata, di Frank Morris nel 1962 (e non fu un caso che la prigione fu chiusa l’anno successivo).
