TRAMA
A due famiglie vengono dati 400 dollari di Hong Kong con i quali dovranno vivere per una settimana, sotto il continuo controllo delle telecamere. A vincere sarà la squadra che avrà più soldi al termine della settimana. Protagonista del film è la famiglia Wai, composta da un padre divorziato, i suoi figli e l’ex collega Diana che finge di essere sua moglie.
RECENSIONI
La Grande Famiglia
Lo spunto è ironico e divertente: un reality show prevede il saldo dei debiti per la famiglia che in una settimana di tempo, e sotto l’occhio costante delle telecamere, riuscirà a risparmiare la maggior parte del budget a disposizione. Anche la regia tratta con verve l’originale soggetto, alternando uno stile cinematografico ad uno televisivo, con inserti sgranati di chiara matrice catodica. La scelta di uno stile o dell’altro appare però totalmente casuale, senza un disegno preciso di logica o coerenza. Ma ciò che davvero inficia l’efficacia del film è la superficialità della sceneggiatura, che non si preoccupa minimamente di raccordare con un minimo di senso le varie sequenze. Tante situazioni ed equivoci, infatti, sulla carta divertenti, senza una motivazione perdono gran parte della loro carica comica, scadendo nella gag insulsa e fine a se stessa. Perché, ad esempio, la finta famiglia protagonista è selezionata tra milioni di possibili famiglie concorrenti? Anche la critica della società dei consumi, la descrizione del cinismo dei mezzi di comunicazione, lo specchio della vacillante situazione economica, si limitano ad essere spunti interessanti privi di qualsiasi sviluppo. Una comicità poco incisiva e di grana grossa sfuma così le potenzialità della commedia, genere in altri casi perfetto per divertire non spegnendo il cervello.
