TRAMA
RECENSIONI
Solo a distanza di vent’anni sento di aver raggiunto la serenità sufficiente per ripercorrere quel periodo senza rimpianti né turbamenti, con un leggero ed insieme intenso distacco; per tornare in quei luoghi, ritrovare coloro che, come me, hanno vissuto, sono sopravvissuti a quegli anni, che li hanno attraversati per diventare qualcosa o qualcuno, per dimenticarlo o esserne dimenticati.
Edo Bertoglio
Dopo anni di “rimozione” del caro e “pesante” ricordo degli anni d’oro della controcultura americana, Edo Bertoglio si riavvicina alla Downtown Scene newyorkese attraverso le foto degli amici e colleghi: accanto a volti di persone uccise dall’Aids, dalla droga, travolti dal successo e dal denaro accumulato ai tempi dell’arte mercificata, appaiono figure di “resistenti” non riconciliati, ancora “contro”, sebbene con una consapevolezza ed un disincanto inediti. Inizia così un commovente viaggio alla ricerca dei “sopravvissuti” di quella straordinaria stagione. Attraverso le testimonianze di personalità del calibro di Debbie Harry, Glenn O’Brien e John Lurie, oltre che attingendo a propri ricordi – Bertoglio collaborò con la rivista Interview di Wharol dal 1978 al 1981, esperienza da cui nascerà Downtown 81, intenso ritratto di Jean-Michel Basquiat – viene a delinearsi il quadro “definitivo” di un’epoca, senza che falsi moralismi o sentimenti di nostalgia appannino la lucidità dello sguardo. Un diario intimo e pubblico allo stesso tempo, volutamente sciatto nella forma, ma di un’intensità e “necessità” rare.
