TRAMA
Luc, appena diplomato, vende marijuana per le strade della New York del 1994, mentre Rudy Giuliani, appena eletto sindaco, annuncia una dura battaglia contro piccoli e grandi criminali. Tra i clienti di Luc c’è il suo strampalato psichiatra Dr. Squires e la sua figliastra Stephanie, di cui Luc s’innamora perdutamente.
RECENSIONI
The Wackness (questo il titolo originale – qualcosa tipo “La stramberia” – reinventato in italiano per tentare una specie di meschina parodia del celebre titolo di Spike Lee) è un piccolo film pieno di cliché salvato solo in parte dai due protagonisti. Ciò che lo costringe a restare un’imperfetta e stereotipata commedia sul passaggio all’età adulta, senza neppure ambire ad essere una manipolativa commedia trendy sul passaggio all’età adulta, è, probabilmente, la sua sincerità, unita a parecchia indecisione di carattere. In effetti, il film di Levine tenta di tutto senza approdare a nulla: tenta il ghiribizzo formale simpatichino (trito: la nuvoletta da fumetto per rappresentare i pensieri del protagonista), ma lo mette subito da parte; tenta la rievocazione nostalgica (tanto hip hop e una New York che si trascina verso la fine della sua età buia), ma rimescola appena un paio di campi lunghissimi, un ralenti, qualche luogo comune e parecchia incertezza ideologica, sì da farci capire che Levine nel ’94 aveva solo 16 anni; tenta poi, ahinoi, una valanga di automatismi insipidi (l’estate prima del college, come è poco cool (ma è bello e sincero e giusto) dire “ti amo”, l’Altro a torso nudo che arriva sull’uscio della porta accanto all’Amata così infrangendo l’illusione dell’Innamorato di qua dall’uscio, il pistolotto prefinale sull’amicizia e persino una timidissima e brevissima meta-ironia sul detto pistolotto). La noia è scansata grazie alla simpatica performance di Kingsley, da un paio di piani frementi e dalla buona prova del giovane Peck – il resto è routine inutile. Sarebbe bello e sincero e giusto dire che l’autenticità emotiva di Levine è meglio delle levigatissime e studiatissime geometrie delle commedie trendy degli anni 2000, come Juno e Little Miss Sunshine, ma purtroppo non è così. Ci spiace.
