ENFANCES

Anno Produzione2007

TRAMA

Sei episodi che raccontano altrettanti momenti dell’infanzia di un grande regista.

RECENSIONI

L’idea è seducente: far raccontare, in maniera libera, a giovani autori francesi, sei momenti dell’infanzia di un grande regista, momenti che costituendo, evidentemente o solo tra le righe, episodi cardine della loro vita, li abbiano segnati e ne abbiano marchiato, di conseguenza, il futuro percorso artistico. Ciascun autore interpreta a suo modo il momento di vita del regista di cui si occupa: Le Gal batte sul rapporto tra Fritz Lang e la madre ebrea (il bambino che interpreta Lang è di bravura stupefacente); Le Besco va alla radice della passione per l’arte della magia di Orson Welles (il padre gli dice che il segreto di un mago sta nello sguardo e il bambino non smette di guardare la madre sul letto della malattia fin quando non guarisce); l’episodio dedicato a Tati (quello più teorico e riuscito) vede il ragazzo spilungone come elemento asimmetrico di una foto di gruppo e di fatto costretto a lasciare l’inquadratura e cercare, fuori dagli schemi, una sua dimensione; il quarto frammento è il più debole e didascalico (il rapporto tra il piccolo Renoir, borghese un po’ viziato, e un delinquentello che vive nel bosco); chiudono il piccolo Hitchcock (l’episodio è diretto da Corinne Garfin) alle prese con una figura materna castrante e i primi turbamenti sessuali e l’adolescente Bergman che vive, con il fratello, la nascita della sorellina come un’invasione di campo (l’episodio è narrato dallo stesso regista in Lanterna magica). Tutti i momenti sono sceneggiati da Le Gal, ma diversi sono i modi in cui i vari autori interpretano la questione: così se nell’episodio di Tati, Hitchcock e Bergman si citano i detti registi anche stilisticamente, in altri si preferisce suggerirli solo attraverso alcuni elementi (la recita di Welles, la neve e i discorsi tra i genitori, diretta citazione di Quarto potere; il personaggio muto del giovane Tati; la barchetta dell’episodio di Renoir etc). I risultati sono diseguali ma tutti nel complesso molto gradevoli: un progetto, a serio rischio di ridicolo, risolto con intelligenza e garbo.