Drammatico, Recensione

ELLE S’APPELLE SABINE

NazioneFrancia
Anno Produzione2007
Durata85'
Interpreti

TRAMA

Sandrine Bonnaire ci parla della sorella Sabine, autistica fin da bambina.

RECENSIONI

A mia sorella

Toccante, sconvolgente esordio alla regia di Sandrine Bonnaire; l’attrice racconta la storia di Sabine, sua sorella, che manifestò in tenera età i primi segni dell’autismo. La morte di un fratello e il progressivo distacco dai famigliari, il disfarsi del focolare domestico, il viaggio in America, la nuova vita con la sola madre, il peggioramento della malattia e il ricovero in strutture inadeguate; tutto questo viene ripercorso dell’autrice con mano intima, ponendosi personalmente in gioco con il proprio dolore. Sabine, ormai adulta, vive oggi in un avanzato centro di riabilitazione che le permette di riacquisire gradualmente le funzioni vitali minime; dallo stato vegetativo e la condotta violenta, frutto degli anni di ricovero coatto, sta lentamente recuperando facoltà di espressione e movimento ma sempre con esiti incerti (Potrò viaggiare ancora con mia sorella?, si chiede Sandrine). Il documentario procede in montaggio alternato e, grazie alle abilità videoamatoriali della regista, affianca il passato di Sabine alle sue condizioni attuali. Il confronto della giovane protagonista, in forma smagliante e piena di vita, con la realtà (i diversi sguardi mettono i brividi) innesca un effetto duplice: è lampante l’agghiacciante degenerazione della patologia e, insieme, resta vivo il lumicino verso un domani migliore. Lavoro lucido e consapevole, che esce dallo specifico per indagare anche sugli altri degenti della clinica, adeguatamente corredato da testimonianze intime e interviste a medici e studiosi, Elle s’appelle Sabine è tanto coraggioso, personale e commovente da generare solo ammirazione e rispetto, non certo il giudizio di un voto.