Recensione, Storico

ELIZABETH – THE GOLDEN AGE

TRAMA

1585: la protestante regina vergine Elisabetta I ha contro la Spagna dell’inquisizione, s’innamora del pirata Walter Raleigh pur sapendo che non lo potrà mai sposare e deve affrontare i complotti della cugina Maria di Scozia, cattolica.

RECENSIONI

Il secondo capitolo, dopo gli anni cupi di Elizabeth (1998), si sofferma su quelli ardui ma d’oro del regno della regina (la fotografia si adatta al nuovo “colore”), preservando il gusto di Shekhar Kapur per il melodramma, il fasto, la tavolozza variegata di colori e il sangue, fra partigianerie da (B)Hollywood (come nel primo capitolo, gli “altri” sono cattivissimi, mentre la Luce inonda la retta protagonista), personaggi appassionati ed appassionanti (Geoffrey Rush è una certezza, Cate Blanchett, se possibile, è sempre più brava), elegie epiche, appelli popolari (Elisabetta a cavallo, con armatura, arringa gli inglesi e partono le note musicali…), amori infranti, dialoghi sagaci e fluidi raccordi di montaggio con una macchina da presa mobilissima. Una fotocopia migliorata: ad esempio nella coniugazione del ritmo sostenuto e delle ragioni spettacolari con la sostanza psicologica e storica, oppure nella chiarezza di alcuni passaggi.