TRAMA
A pochi giorni dall’elezione del nuovo presidente della triade di Hong Kong, carica ufficiale della durata di due anni, si scatena la rivalità tra Lok e Big D. Neppure la nomina di Lok sembra placare la tensione e il bastone intagliato che simboleggia il comando passa di mano in mano, seminando morte e violenza.
RECENSIONI
Allora, qui è impossibile sbagliarsi: il cuore del film sta nel duello di caratteri. Da una parte Lok, rispettoso e nei ranghi, dall’altra Big D, sbruffone e eversivo. I due rappresentano l’alternativa secca della malavita organizzata (e non solo): la tradizione da onorare e l’innovazione dirompente. Lok è amato dagli anziani, depositari di una conoscenza che si basa sul valore dell’equilibrio, mentre Big D è apprezzato dai criminali che badano a far soldi e ad arraffare il più possibile. Sembrerebbe tutto semplice e scontato, invece il film prende una piega inaspettatamente antropologica, concentrandosi soprattutto sui rituali e sulle cerimonie, sull’apparato visibile della tradizione. Quello che conta allora non è tanto chi viene eletto, quanto il significato che il rito dell’elezione possiede per la comunità che si raggruppa attorno all’evento. E questo è il senso profondo, quasi archetipico, del film di To, che, se preso come un normale noir metropolitano rischia di apparire farraginoso e inconcludente. Non sorprende dunque che le sequenze di maggior pregnanza visiva siano quelle meno adrenaliniche ma più solidamente corali: la riunione degli anziani attorno ai tavoli da tè (si noti quanto la cinepresa indugi sulle tazzine, sulla libagione della bevanda, sui gesti), i dialoghi tra polizia e boss in centrale (in cui si ha l’impressione che le parti in causa più che attenersi alla legge stiano parlamentando) e la lunga cerimonia del giuramento (nella quale un montaggio “formulaico” carica il momento di forti risonanze arcaiche). È insomma in questa dimensione sotterraneamente antropologica che Election (il titolo originale Hak se wui, “associazione nera”, designa la triade come entità maligna) si toglie la maschera del noir e mostra il suo volto terribile e comunitario. Fratellanza e Tradimento: il linguaggio degli uomini.