TRAMA
In una notte che sta giungendo ormai al termine approda sulla spiaggia una barca che scarica a terra un uomo. Di lui non si sa nulla. Se ne intravedono appena i lineamenti. Niente più. Come un moderno Ulisse rimane incantato dalla voce di una sirena terrena e la segue fino a raggiungerla. Si tratta di Amanda, la sensuale cantante del locale “El amarillo”. Il giovane ne rimane affascinato e resterà per sempre accanto alla donna dei suoi sogni…
RECENSIONI
Cronaca di un film
Il giovane regista argentino Sergio Mazza segue con la macchina da presa in spalla un Uomo che sbarca a notte fonda in un luogo indefinito e lo segue fino a un bar scalcinato dove una Donna canta.
Così passano i primi venti minuti.
E fu sera e fu mattina. Secondo giorno.
L'Uomo fraintende l'appuntamento preso la sera prima con la Donna e si presenta a casa sua alle otto del mattino mentre lei intendeva le otto di sera.
Scatta la commedia degli equivoci.
In sala si alzano, sparse, alcune persone tra il pubblico e si dirigono verso l'uscita.
L'Uomo accompagna la Donna a fare la spesa.
L'Uomo si stabilisce a casa della Donna che non vive sola. La casa è infatti un bordello e le donne sono le prostitute del paese.
L'Uomo, in cambio dell'ospitalità, decide di fare qualche lavoretto domestico. Prima, però, vaga per una decina di minuti per la campagna circostante. Finalmente trova l'ispirazione e innaffia il prato.
La macchina da presa, quando non è a mano, è irrimediabilmente immobile.
Dopo la cura del giardino segue dialogo tra l'Uomo e la Donna, intenta a pulire il bagno.
Poi tocca a lui, ma il water è otturato.
In sala, intanto, comincia un vero e proprio fuggi-fuggi.
Finalmente si mangia.
L'Uomo prova il discorso con cui, in serata, presenterà le donne al postribolo invitando la clientela a consumare.
È il momento della siesta, con il sottofondo della televisione.
La sala ha un ulteriore sussulto. Sette persone si alzano ed escono alla chetichella.
L'Uomo e la Donna parlano del più e del meno mangiando una mela.
Formiche su un ramo e cavalli in libertà, mentre il pomeriggio avanza senza che nulla accada.
Due donne e l'Uomo si fanno aria con un foglio interrogandosi se pioverà oppure no.
Lungo piano sequenza con macchina da presa immobile in cui l'Uomo, appoggiato a un muro, guarda più volte l'obiettivo.
Segue canzone romantica mentre l'Uomo cammina sulle sponde di un corso d'acqua, poi si siede su una roccia.
Anche la Donna, chissà perché, è immersa in un paesaggio similare e scruta l'orizzonte.
L'Uomo ricomincia a camminare.
La incontra.
La Donna sta pescando.
L'Uomo si siede.
Finisce la canzone.
Non si baciano.
Un gruppetto si alza compatto cercando nel buio l'uscita. Un ragazzo inciampa.
È di nuovo sera.
L'Uomo fa il letto.
La Donna suona la chitarra.
Si cena.
L'Uomo si veste.
La Donna canta.
È passata un'ora di film.
L'Uomo e la Donna si appoggiano per cinque minuti a un muro. Non parlano. Poi la Donna si dirige verso l'entrata del locale.
L'Uomo la segue.
Camminano molto lentamente.
Comincia la vita: due signori giocano a bocce e un uomo canta una canzone suonando la chitarra.
Il bagno è ancora otturato.
La gente beve e balla.
Una piccola frangia di resistenza del pubblico cede e abbandona la sala.
L'Uomo cerca di convincere un cliente ad andare con una delle ragazze.
La Donna è seduta nel giardino.
L'Uomo si avvicina.
La Donna si appoggia all'Uomo.
Una signora molto anziana improvvisa una canzone.
Ancora spettatori in fuga.
Nella casa è ora la Donna, annunciata dall'Uomo, a cantare.
È l'alba.
L'Uomo e la Donna sono ancora seduti in giardino, uno accanto all'altra.
La Donna si dimena.
L'Uomo resta immobile.
La Donna se ne va.
FINE.
Si accendono le luci.
Nella sala semivuota si distingue un ronzio costante.
Un signore in penultima fila sta dormendo e sogna.
Beato Lui.
