TRAMA
L’elefantino Dumbo è afflitto dalle dimensioni spropositate delle sue orecchie.
RECENSIONI
DUMBO è uno dei vertici della produzione disneyana: in poco più di un’ora (la capacità di sintesi non è il minore dei suoi pregi) il film di Sharpsteen fonde romanzo di formazione, elegia e farsa in un tutto meravigliosamente sfaccettato ed estremamente coerente. Il comico (l’acido coro greco di elefantesse, cui replicano gracchiando gli irresistibili corvi) incontra il tragico (l’eroe emarginato, spogliato degli affetti e della dignità, destinato a scoprire nella propria non-conformità agli standard la chiave della salvezza) in una successione di quadri di rara bellezza, magniloquenti (la Creazione notturna del circo, gli spettacoli disastrosi e trionfali), scatenati (le follie alcoliche), semplicemente commoventi (la ninnananna della prigioniera), densi di invenzioni continue (il risveglio sull’albero) e personaggi memorabili (il topolino Timoteo, imprescindibile eminenza grigia). Un capolavoro che il tempo non fa che migliorare.
