TRAMA
1944, Seconda Guerra Mondiale: un pilota statunitense e un ufficiale giapponese s’incontrano su di un’isola deserta dell’Oceano Pacifico, entrambi dispersi. Prima si combattono, poi stringono un’alleanza.
RECENSIONI
Spunto originale, tanto essenziale quanto ben sfruttato dalla messinscena, che si concentra sui due protagonisti-sineddoche (microcosmo di guerra in microcosmo di Terra) e sulla terza comprimaria, la natura selvaggia, la spettatrice "superiore" della barbarie dell'uomo, in eterno confronto fra lotta per la sopravvivenza e lotta per la supremazia culturale, etica, e capitalistica (in questo caso, acqua e cibo). I due esseri umani valutano in continuazione tutte le opzioni in campo, adattando alleanze e belligeranze. In (quasi) assenza di dialoghi, un’opera anomala, con regia visionaria, che non meritava il mezzo insuccesso commerciale che fu. Finale pirotecnico imposto dalla produzione che, in qualche modo, mantiene il senso spostandosi, con segni più facili, in zona giudizio universale.
