Comico, Recensione

DR. PLONK

Titolo OriginaleDr. Plonk
NazioneAustralia
Anno Produzione2007
Genere
Durata83'
Sceneggiatura
Montaggio
Scenografia

TRAMA

1907. Il bizzarro inventore Dr.Plonk, dopo stravaganti studi scientifici, giunge alla conclusione che il mondo finirà fra 101 anni (2008). Circondato dall’incredulità della gente dovrà dimostrare che i suoi calcoli non sono errati. Non c’è niente di meglio che creare una macchina del tempo e andare a cercare le prove…

RECENSIONI

Il gusto dell'omaggio si presta, divertito, a riflettere metalinguisticamente. Ammiccando così all'origine di sé stesso, il cinema ritrova nel divertissement di De Heer un tentativo di autodefinizione. Siamo di certo lontani da pedanti convinzioni teoriche; piuttosto 'il' Dr Plonk vuole rievocare un'aura magicamente disincantata, un cinema 'che fu', ma 'non può essere', se non nell'artificiosa sperimentazione di uno sfizio personale. E il gioco non può che rimandare al trucco, alla fantasmagoria di Melies, ricalcato in toto sulla fisionomia del bizzarro Dr. Plonk, la cui macchina del tempo si cristallizza in simulacro cinematografico (l'ubiquità ne è l'essenza). L'inevitabilità del citazionismo persiste anche nella rincarata dose slapstick ¹,motore dinamico dell'intero film che tende all'omologazione, se non fosse per il fine profetico attribuito alla salvifica (?) invenzione dello scienziato. Certo, un senso il regista prova a darselo nel suo brioso percorso a ritroso, si interroga su una 'verginità' primordiale (cinema incontaminato?) e sul desiderio ingenuo di scoperta (cinema come libera ricerca?), ma il punto di arrivo si rivela purtroppo una buffa disillusione, un po' satira e un po' anche polemica, che taglia in maniera radicale (oserei dire banale) l'ipotetica riflessione di base ². Per essere terroristi, non basta il semplice intento.