Spionaggio

DOSSIER ODESSA

Titolo OriginaleThe Odessa file
NazioneGran Bretagna
Anno Produzione1974
Durata130’

TRAMA

1963, Germania Occidentale: un giornalista che segue il caso di un ebreo suicida, scopre l’attività di una società segreta di neonazisti ad Odessa.

RECENSIONI

Negli anni settanta andavano molto di moda i thriller politici, e sono usciti alcuni capolavori di genere come I Tre Giorni del Condor e Il Maratoneta (dove Dustin Hoffman va a caccia, come qui Jon Voight, di un nazista): Ronald Neame non possiede le doti registiche di Pollack o Schlesinger, ma anticipa l'uscita dei titoli sopra citati, avendo il coraggio di non esaltare solo la componente avventurosa e spettacolare del best seller di Frederick Forsyth da cui il film è tratto, perché asseconda di più gli aspetti di denuncia (la società segreta "Odessa" è realmente esistita) riguardo alla connivenza fra le alte sfere politiche e le ex - SS, al pericolo della rinascita d'una ideologia deleteria, perdendo la memoria dei crimini di guerra commessi contro il popolo ebreo (efficacemente dolorosi, evocativi, i flashback in bianco e nero). Un protagonista reporter, solo contro tutti, diventa "responsabile" di fronte a sé e alla Storia lo stesso giorno in cui la radio (previa canzone di Perry Como musicata da Andrew Lloyd Webber) annuncia la morte di J. F. Kennedy. Proprio nel meccanismo "spionistico", invece, la pellicola dimostra le sue lacune più evidenti: vedi il nonsense del controspionaggio israeliano che ingaggia Jon Voight come infiltrato (senza sapere che l’Odessa lo cerca già dappertutto?), quello del protagonista che, troppo ingenuamente, telefona alla fidanzata rivelandole la sua posizione (oltretutto durante una scena patetica in cui la madre del falsario spiffera tutto semi-incosciente) o del colpo di scena del padre, troppo improvviso. Ma la tensione è certamente ben orchestrata (un esempio: quando l’Odessa interroga l’infiltrato) e piace il confronto finale, dialettico-simbolico, fra due generazioni di tedeschi. Da rivalutare, se non altro come impegno civile.