Drammatico, Recensione

DONNE-MOI LA MAIN

Titolo OriginaleDonne-moi la main
NazioneFrancia/Germania
Anno Produzione2008
Durata80'

TRAMA

Antoine e Quentin, due fratelli gemelli diciottenni, decidono, all’insaputa del padre, di raggiungere a piedi la Spagna per assistere ai funerali della madre, che non hanno mai conosciuto bene. I due fratelli sono molto legati e questa fuga è per loro un modo di restare vicini, ma le difficili condizioni di viaggio e gli incontri fatti lungo il cammino sono destinati a mettere alla prova la solidità della loro relazione. Una notte i due fratelli si separano e Antoine è costretto a proseguire il viaggio da solo, senza sapere dove si trovi Quentin.

RECENSIONI

Due gemelli squattrinati, in viaggio verso la Spagna : incontri, ma sopratutto scontri. Con un incipit di animazione che dovrebbe configurare la tipologia di un racconto che si vorrebbe quindi modellato sul fumetto e sul manga giapponesi, Donne-moi ta main è un esordio stilisticamente acerbo e di un’ingenuità disarmante. Il regista, già autore di cortometraggi non memorabili, vampirizza lo stile dei maestri del cinema cosiddetto d’autore ostentando, ad ogni inquadratura, non la propria abilità di metteur en scène, ma la propria cultura cinematografica. “Belle” inquadrature sghembe, falsi raccordi telefonati: insopportabile. Quanto agli eventi narrati, mi si spieghi quale interesse può suscitare un racconto che, in 80 minuti, sta dietro a due bei giovinotti, uno eterosessuale, uno quanto meno bisessuale, che, quando non guardano nel vuoto meditabondi, si aggrediscono verbalmente e fisicamente come due poppanti. Che sia un grande romanzo di formazione di un’anima (e di una sessualità, di un corpo che è due corpi) lacerata, tra volontà di fuga e radicamento, liberazione di sé e normalizzazione ? Rabbrividiamo.